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Ridisegniamo le città. La gestione del verde che fa bene alla salute: "Ma anche ai servizi"

L’Ordine degli architetti pistoiese organizza un incontro pubblico nella sala conferenza di Gea: tra i relatori anche Francesco Mati. Il presidente Zarrini: "Svegliare le coscienze sul tema ambientale".

Ridisegniamo le città. La gestione del verde che fa bene alla salute: "Ma anche ai servizi"

La gestione e la pianificazione del verde urbano sono un tassello molto importante per migliorare lo stile di vita delle città del futuro ma, soprattutto, capire e valutare progetti all’altezza per coniugare la necessità di avere alberi e spazi "green" che, allo stesso tempo, siano efficienti, ben mantenuti e che rappresentino una ricchezza per la città e non un peso. Da questi aspetti si muoverà l’incontro pubblico aperto a tutti che giovedì prossimo, a partire dalle ore 16.30 nella sala conferenze di "Gea" in via Ciliegiole 99, sarà organizzato dalla commissione urbanistica dell’Ordine degli architetti di Pistoia e vedrà la partecipazione di Michela Fiaschi che si è occupata di progettazione urbana e cittadinanza per il Comune di Certaldo, Riccardo Pecorario e Maurizio Silvetti (ex dirigente del Comune di Pistoia) che hanno lavorato sulla realizzazione del parco fluviale lungo il fiume Bisenzio e, infine, Francesco Mati che parlerà di luci e ombre su come viene realizzato, di consueto, il verde pubblico nelle città ma anche nei comuni più piccoli.

"In questo 2023 abbiamo già fatto altri due eventi del genere – spiega Serena Zarrini, presidente dell’Ordine degli architetti di Pistoia – il primo è stato sulle Ville Sbertoli e il secondo sulle architetture abbandonate della parte sud della città: entrambi hanno riscontrato grande attenzione da parte della cittadinanza. L’idea, infatti, è quella di svegliare le coscienze su alcune porzioni di città che, non solo a nostro modo di vedere, sono lasciate un po’ troppo a se stesse o ancora da recuperare. Per quanto concerne il verde pubblico, invece, si tratta di un argomento molto importante alla luce anche dei cambiamenti climatici coi quali conviviamo: realizzare aree del genere è fondamentale, ma spesso sembra che alle amministrazioni non piaccia confrontarsi coi cittadini come successo per la ristrutturazione di piazza San Lorenzo ed anche per il giardino di via Paganini". Nell’incontro si parlerà di esperienze già promosse, e realizzate altrove, che potrebbero essere tranquillamente portate avanti anche da queste parti, avendo una conoscenza maggiore che altrove delle potenzialità del verde.

"A livello di relatori – prosegue – abbiamo coinvolto Michela Fiaschi perché si occupa di partecipazione, intesa come sollecito dell’intervento dei cittadini quando si mette le mani sul verde pubblico. Mati, invece, ci farà capire meglio che tipo di esemplari sono più propedeutici per gli spazi pubblici in città oltre che le migliori tecniche di manutenzione degli alberi, altro aspetto tutt’altro che secondario visto quel che si vede spesso in giro. E poi gli altri tecnici che, invece, porteranno la loro esperienza legata al fiume Bisenzio che potrebbe essere attuabile anche per il progetto del quale si parla di anni di fare una cosa simile per l’Ombrone da Gello fino a Bonelle".

Saverio Melegari