SAVERIO MELEGARI
Cronaca

Regolamento edilizio. Ecco tutte le novità: "Ora è più snello e pratico"

Il provvedimento passa con 19 voti favorevoli. Il Pd sceglie l’astensione. Grafici per i casi più complessi di interpretazione della normativa sulle distanze.

Nella foto d’archivio, una seduta del consiglio comunale

Nella foto d’archivio, una seduta del consiglio comunale

PISTOIA

Quattordici articoli in meno, l’inserimento di grafici per dirimere i casi più complessi per favorire la comprensione da parte dei cittadini, ma soprattutto dei professionisti dei vari ordini (architetti, geometri, periti) per cambiamenti di natura edilizia. Dopo quattro ore e mezzo di discussione, l’aula del consiglio comunale ha approvato il nuovo regolamento edilizio con 19 voti favorevoli (maggioranza), zero contrari e nove astenuti (i consiglieri di minoranza presenti) senza dimenticare il lavoro degli ultimi mesi in Commissione che ha portato al documento poi licenziato dal consiglio.

"Redatto nel 2006, lo abbiamo rivisto nel 2021 per poi riconsiderarlo ogni due anni – afferma l’assessore all’urbanistica, Leonardo Cialdi – e oggi abbiamo apportato ulteriori modifiche per rendere questo strumento più snello, passando da 103 articoli a 89, ovvero quattordici in meno e, i rimasti, sono stati rivisti anche in merito alle leggi sovraordinate evitando così confusione e ripetizioni. Inoltre ci sono grafici per i casi più complessi e importanti di interpretazione della normativa sulle distanze. Tra le modifiche, da segnalare l’abolizione dell’articolo 17 bis, in quanto di difficile applicazione, e del 16 che andava in conflitto col cosiddetto "Decreto Salva casa"". Come detto, ampio e articolato il dibattito visto che i gruppi di minoranza hanno presentato trentatré emendamenti e, di questi, tredici sono stati accolti.

"Con i nostri emendamenti – evidenzia Mattia Nesti, capogruppo di Pistoia Ecologista Progressista – abbiamo evidenziato i punti più critici del regolamento: l’amministrazione, per esempio, ha scelto di ridurre il numero di alberi da piantare quando si costruiscono nuovi edifici e per noi è un errore".

Dopo il piccolo scivolone della scorsa settimana, con un voto su questioni procedurali che ha spaccato la maggioranza, stavolta partiti e liste al fianco del sindaco Alessandro Tomasi non si sono scomposti.

"Le nostre scelte politiche – aggiunge il capogruppo di Fdi, Francesco Pelagalli – le abbiamo già fatte nel 2021, una volta approvato il regolamento, e oggi le ribadiamo senza sconfessare quello in cui crediamo: accesso più semplice per i cittadini e maggiore potere ai tecnici". Al termine del dibattito, anche il gruppo del Partito Democratico ha optato per l’astensione. "L’abbiamo fatto – dicono – per denunciare una profonda ambiguità politica. La maggioranza ha rimosso dai principi fondanti ogni riferimento al riuso del patrimonio edilizio e al contenimento del consumo di suolo, ma ha mantenuto altri obiettivi generici di sostenibilità, operando così una selezione incoerente e priva di trasparenza. Ancora più preoccupante è il fatto che il regolamento faccia sovente espliciti riferimenti a strumenti di pianificazione come il Piano Strutturale, quello operativo, il Pums, quello delle antenne e il regolamento d’igiene che non sono stati ancora prodotti o aggiornati".