Primo Maggio di protesta: "Sicurezza e lavoro"

Domani corteo unitario per richiamare l’attenzione su temi fondamentali "Abbiamo il dato più alto della Toscana per disoccupazione, siamo al 7,2%".

Primo Maggio di protesta: "Sicurezza e lavoro"

Primo Maggio di protesta: "Sicurezza e lavoro"

PISTOIA

"Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale". È questo il filo conduttore che guiderà le manifestazioni del Primo Maggio promosse da Cgil, Cisl e Uil in tutta Italia. A livello locale si parlerà anche del lavoro precario e del fatto che la provincia di Pistoia sia ai primi posti in Toscana per la disoccupazione.

A Pistoia è previsto il corteo unitario che prenderà il via alle 9.45 da Porta Lucchese, per poi raggiungere piazza del Duomo dov’è in programma (ore 11) il comizio del segretario regionale della Fim-Cisl Alessandro Beccastrini. Manifestazioni sono previste anche a Casalguidi, Agliana, Montale, Quarrata, Lamporecchio, Larciano, Monsummano Terme e Pescia.

"A livello locale – spiega Daniele Gioffredi, segretario provinciale della Cgil – abbiamo una situazione di terziarizzazione povera del territorio, abbiamo avuto in questi anni una deindustrializzazione, si sono perse molte aziende produttive e non ci sono investimenti che arrivano da fuori.

Il dato che emerge è che, in un’area forte come quella di Firenze, Pistoia e Prato, la nostra provincia è l’anello debole. Lo è da molti punti di vista, dalla cassa integrazione utilizzata in questi anni, al lavoro povero e precario, dove un’assunzione su dieci è a tempo indeterminato e le altre con modalità che vanno dal lavoro intermittente al lavoro a chiamata, a tempo determinato e di somministrazione.

Inoltre, abbiamo il dato più alto della Toscana per disoccupazione, siamo al 7,2%, mentre la media regionale è intorno al 5%. In particolare abbiamo un’alta disoccupazione femminile, con anche part-time involontari, specialmente nel settore degli appalti come mense, pulizie e scuola".

"Siamo preoccupati – afferma Tommaso Lanni, coordinatore Uil Pistoia – del fatto che in Toscana sta diventando prevalente il lavoro povero: le persone lavorano e non arrivano alla fine del mese. Come sindacati stiamo insistendo su questo aspetto, perché non è accettabile che in una società civile andare a lavorare, ma non arriva alla fine del mese. Poi c’è il tema importantissimo della sicurezza: in Italia abbiamo tre morti al giorno".

"Vogliamo più Europa in Italia – afferma la segretaria territoriale Cisl, Alessandra Biagini –, vogliamo una politica che vada incontro alle esigenze di transizione ecologica, ma soprattutto verso quel lavoro povero, instabile, poco dignitoso, poco in sicurezza che abbiamo in Italia. Per questo – conclude – vogliamo dire a tutti i candidati che verranno eletti al Parlamento europeo di fare una politica più equa, che vada incontro alle persone".

Patrizio Ceccarelli