REDAZIONE PISTOIA

Primi anni Novanta d’oro, poi il lento declino

Spesso negli ultimi 25 anni il territorio pistoiese non ha affatto brillato

Sembra brutto e fin troppo duro da dire, ma i numeri dell’inchiesta della "qualità di vita" ci dicono che nella nostra provincia si vive male, o comunque peggio di almeno metà delle province italiane, da venticinque anni, salvo rare eccezioni. La graduatoria del "Sole24Ore" è oramai una costante dal 1990, quindi ha visto cambiare amministrazioni comunali, governi, moneta, millennio, pandemie, guerre e cadute di "muri": ecco perché tracciare un profilo storico fa sicuramente capire meglio se i risultati sono attendibili o meno. Nel primo anno di pubblicazione (c’erano 95 province e non le 107 attuali), Pistoia si trovava al 43° posto risultando essere a metà del guado in Toscana visto che si lasciava dietro Livorno, Arezzo, Massa e Lucca (non c’era ancora Prato).

Gli anni d’oro sono stati il 1993 (22° posto e quarta in Toscana lasciandosi dietro anche Firenze: sarà praticamente una eccezione) e il 1994 arrivando addirittura al quattordicesimo posto, terza in Toscana: evidentemente in quegli anni da queste parti si viveva bene, c’era una certa ricchezza e si iniziavano ad ipotizzare anche i grandi cambiamenti urbanistici e infrastrutturali per la città. Da lì, poi, è partito il lento declino che ha portato la provincia pistoiese nel 1998 sotto la metà nazionale (55°) precipitando nel 2004, quando la crisi economica e aziendale sul territorio si faceva sentire fortissima, addirittura al 78° posto. Fino al 2012, poi, c’è stata una lenta risalita che ci ha riportati fino al 52° posto (mettendosi quasi sempre dietro Massa Carrara) prima della successiva altalena che ci ha visti di nuovo messi male come dimostrato dal 76° posto nel 2017 per poi fare i conti, arrivando ai giorni nostri, al rimbalzo del 59° ottenuto nel 2019 per tornare al 77° del 2020 ed al 73° di dodici mesi fa e, soprattutto, anello debole in Toscana come fanalino di coda.

S.M.