Premio Vallecorsi, una fucina di novità

L’associazione ha un nuovo direttivo, il presidente è Luciano Bertini. A giugno sarà pubblicato il bando per i drammaturghi italiani

Premio Vallecorsi, una fucina di novità

Premio Vallecorsi, una fucina di novità

Obiettivo, inarrestabile crescita. Perché si possa recuperare quello splendore che al Premio Vallecorsi per il teatro spetta di diritto, proiettando un’iniziativa così longeva sempre più nel futuro. Ancora novità dunque in casa Vallecorsi, con un cambiamento nell’assetto organizzativo dell’associazione Amici del Vallecorsi: presidente è eletto Luciano Bertini, suo vice Pietro Lulli, con una nuova nomina, quella di direttrice artistica del Premio individuata in Nicoletta Negri, per adeguare il format alle esigenze attuali e per avvicinare i giovani al Vallecorsi. Completano la struttura i consiglieri Riccardo Benigni, Elisabetta Pastacaldi, Sabina Petti e Stella Paci (in rappresentanza della Uilt Toscana), con tesoriere Gabriella Lucarelli e segretaria Anna Agostini.

Sarà in giugno che verrà pubblicato il bando della nuova edizione del Premio, rivolto come sempre ai drammaturghi di lingua italiana ovunque residenti, che anche per questa edizione saranno chiamati a inviare i loro copioni in anonimo. Sempre in forma anonima, i testi saranno poi inviati a un gruppo di ventidue giudici toscani (di cui il consiglio dell’associazione ha accolto la candidatura), che li valuteranno e invieranno a una giuria al cui interno si troveranno per la quasi totalità professionisti del settore di primaria rilevanza e notorietà nazionale. Spetterà a questa giuria il compito di stabilire segnalazioni e premi.

C’è anche un nuovo logo a sancire il rinnovamento generale dell’associazione ed è stato realizzato dal professor Roberto Giovannelli dell’Accademia del Disegno di Firenze: "Una testa tracciata in unico segno, rappresentativa di Melpomene, musa della tragedia, figlia di Zeus e di Mnemosine". Nel calderone del Vallecorsi, com’è nello spirito della rinascita già da diverso tempo, tante e tante cose come il progetto di residenza artistica rivolto ai giovani tra i 18 e i 30 anni che sarà realizzato quest’anno in collaborazione con la Fondazione Jorio Vivarelli, la realizzazione di costumi e scene dei tre testi finalisti della prossima edizione a cura di studenti e studentesse di alcune scuole secondarie pistoiesi, il laboratorio teatrale giovani la cui progettazione è adesso in fase di completamento.

E ancora: un libro che racconti la storia del Premio (uno dei primi nati dentro dentro una fabbrica, la Breda, che allora si chiamava Officine Meccaniche Ferroviarie Pistoiesi), dal 1949 a oggi, a partire la documentazione ricchissima custodita in Forteguerriana e la ricerca di sempre nuove collaborazioni con enti, istituzioni e associazioni che abbiano fini in linea con quelli degli Amici del Vallecorsi. Nella convinzione che la crescita che passa dalla cultura del teatro sia un traguardo collettivo.

Per informazioni e contatti collegarsi al sito ufficiale, www.premiovallecorsi.it.

l.m.