Prefettura, un anno di lavoro "Accoglienza migranti prioritaria Ognuno faccia la sua parte..."

Il primo bilancio del prefetto Licia Donatella Messina: sono tanti gli obiettivi sul territorio. Dall’ordine pubblico alla sicurezza, passando per l’impegno nelle scuole per la legalità.

Prefettura, un anno di lavoro  "Accoglienza migranti prioritaria  Ognuno faccia la sua parte..."

Prefettura, un anno di lavoro "Accoglienza migranti prioritaria Ognuno faccia la sua parte..."

di Elisa Capobianco

Un anno intenso che prosegue adesso all’insegna di un’altra importante sfida: l’accoglienza sul territorio provinciale dei richiedenti protezione internazionale. Una questione di grande portata sulla quale si giocano equilibri delicati anche dal punto di vista sociale. Il prefetto Licia Donatella Messina lo sa bene. E annota questa missione in cima all’elenco delle priorità ripassando mentalmente i tanti obiettivi strategici del suo primo mandato a Pistoia.

Il Governo Meloni ha dichiarato lo stato d’emergenza sul fronte migranti prevedendo un aumento del 300% degli arrivi in Italia. Quali ripercussioni per i singoli territori e per la nostra provincia?

"Stiamo vivendo un momento complesso. I numeri in crescita e il conseguente trasferimento di richiedenti asilo in tutto il territorio nazionale hanno evidenziato la carenza di strutture anche nella nostra provincia. Due settimane fa abbiamo convocato sindaci, rappresentanti delle forze dell’ordine, del terzo settore e degli enti gestori al tavolo del Consiglio territoriale per l’immigrazione illustrando la situazione. Abbiamo chiesto a tutti la disponibilità a reperire nuove strutture che rispettino il criterio dell’accoglienza diffusa ovvero soluzioni che permettano una distribuzione equilibrata in provincia. Ebbene, tutti gli amministratori e le parti coinvolte hanno annunciato la propria disponibilità sul momento. Ma le disponibilità si sono rivelate soprattutto dichiarazioni di intenti vista la difficoltà effettiva a individuare nuovi spazi. Tranne un paio di eccezioni, i vari avvisi pubblicati per sopperire alle richieste sempre più impellenti non hanno trovato ancora risposte adeguate. Voglio ribadire, invece, che il tema interessa tutti e che in questo momento serve lo sforzo di tutti. L’impegno di ciascuno è fondamentale, ognuno deve giocare la sua parte".

Di quanti posti si tratta?

"Va specificato che alla nostra provincia, in base al rapporto con la popolazione, è assegnato l’8% dei gruppi in arrivo in Toscana. La stima quindi, considerando il turn over, è di circa 400 posti di cui 250 per singole unità abitative e 150 per centri collettivi con capacità ricettiva di massimo 50 posti. Gli arrivi non si sono mai fermati dall’estate, se il territorio pistoiese finora non ne ha risentito è stato proprio per il particolare impegno profuso nell’accoglienza attraverso il modello diffuso".

La gestione della migrazione è solo una delle tante mission della prefettura...

"Nonostante le carenze di organico, sono state e sono innumerevoli le questioni affrontate e con risultati ampiamente positivi. In questo anno abbiamo lavorato con attenzione su ordine pubblico e sicurezza. Devo ammettere che viviamo in una realtà piuttosto tranquilla, resa tale anche grazie alla sinergia con le forze dell’ordine. La prevenzione resta decisiva. Ecco perché anche per i furti nei vivai, ad esempio, nei vari incontri abbiamo sottolineato l’importanza sia di proteggersi con la tecnologia che di denunciare proprio per agevolare l’attività investigativa. Il dialogo con le associazioni di categoria è stato proficuo".

E poi c’è il capitolo sicurezza sul lavoro, e non solo.

"Sì, per noi una priorità. Tra le azioni più recenti, l’aggiornamento del Piano di emergenza esterno dello stabilimento Magigas spa di Montale che rientra nell’elenco delle aziende soggette a rischio di incidente rilevante. Un atto importante quanto le numerose pianificazioni realizzate in materia di Protezione civile".

Tra le recenti novità c’è la riapertura della Curva Nord al Melani. Quale il percorso?

"La situazione è stata risolta dopo anni grazie alla collaborazione anche con gli organi tecnici. Mediazione e dialogo si sono rivelati fondamentali".

In città restano però fronti aperti come la chiusura del museo Marini e il caso Vicofaro. Ci sono sviluppi?

"Si tratta di situazioni che vanno avanti da tempo. Posso assicurare che l’attenzione della prefettura è alta. Sono casi che seguiamo costantemente".

Dopo un anno quale idea si è fatta di Pistoia?

"Il primo ricordo è legato alle manifestazioni del 25 aprile. Ho scoperto una città con una storia importante e dall’effervescenza culturale non banale. La provincia tutta ha un patrimonio variegato che può essere ulteriormente valorizzato. Il Pnrr potrebbe dare un contributo".

Quale il rapporto con i giovani? La vostra presenza nelle scuole è stata evidente.

"Sono state tante le iniziative per i giovani su argomenti quali la violenza, la violenza di genere, il bullismo, il cyberbullismo ma anche la mafia, un tema che li interessa molto. I ragazzi vogliono capire, sono curiosi. Continueremo a lavorare con loro, coinvolgendo anche le loro famiglie, sempre con lo scopo di contribuire a diffondere la cultura per la legalità. I giovani sono il futuro".