Tornano ad accendersi i riflettori dei pendolari sulla ferrovia Porrettana. Stavolta ad alzare la voce sono i pendolari residenti nelle zone montane che, oltre a Pistoia, hanno necessità di raggiungere anche il capolinea di Bologna per lavoro o per studio. Il "Comitato per la ferrovia Porrettana", che da vent’anni unisce centinaia di pendolari che utilizzano la linea, ha riportato, in particolare nel tratto emiliano, numerose cancellazioni e ritardi nei primi giorni dell’anno. "Le nostre lettere e le nostre proteste non sono più sufficienti – sottolinea Valerio Giusti, rappresentante del comitato – perché le istituzioni sono sempre più sorde e recalcitranti ad intervenire. La realtà è che il sistema Porrettana non regge per davvero; per questo motivo invieremo a breve una lettera pubblica ai nostri sindaci e a tutte le altre istituzioni per chiedere di sostenere le legittime aspirazioni degli abitanti della valle ad un sistema ferroviario efficace ed efficiente". Il comitato pendolari ha sintetizzato una serie di richieste che verranno inoltrate ai sindaci del territorio e a Trenitalia.
"Chiediamo l’apertura di un tavolo tecnico per un miglioramento effettivo dell’informazione agli utenti perché, come dimostrato negli ultimi giorni di disservizi, c’è una grave carenza nella comunicazione di ritardi e cancellazioni. Inoltre, vista l’attuale situazione dell’orario, siamo a chiedere l’introduzione di un vero servizio ferroviario notturno o, quanto meno, un potenziamento mirato e condiviso del servizio bus-sostitutivo". Le critiche, però, non finiscono qui: Trenitalia ha, da alcuni mesi introdotto un sistema di check-in per i treni regionali, sulla scia di quanto accade nel trasporto aereo. Un sistema, per il momento, mal digerito da molti pendolari non solo della Porrettana ma di tutto il sistema ferroviario nazionale.
"La validazione digitale – concludono dal comitato – rappresenta un elemento estremamente negativo perché il check in è configurato sull’orario partenza tabellare e non su quello effettivo. Questo comporta che, in caso di ritardo di un treno in una stazione, un passeggero non avrebbe avuto modo di salire a bordo senza incorrere in sanzione: chi acquista un biglietto digitale regionale è impossibilitato a fare il check-in trascorso l’orario di partenza "virtuale" del treno. Una penalizzazione incomprensibile che si potrebbe evitare permettendo di fare il check-in entro l’orario di effettivo di arrivo del treno. Speriamo sempre in un virtuoso ravvedimento".
Francesco Storai