
Antonio Frintino, scrittore e fotografo, durante un recente evento culturale
S’intitola "Manifesti strappati. Bellezza manifesta" la mostra che inaugura gli eventi 2025 della Fondazione Vivarelli con sede a Villa Stonorov in via Felceti 11. Protagoniste di questa esposizione saranno le fotografie di Antonio Frintino che vanno a inquadrare dettagli di décollage anonimi, autoprodotti dall’ambiente circostante. Il décollage, come dice la parola stessa, è il contrario del collage: invece che tagliare e aggiungere elementi per creare l’opera, nel décollage si parte da una composizione stratificata iniziale a cui si strappano delle parti. La pratica artistica dello strappare, che annota tra i suoi principali sperimentatori Mimmo Rotella, si inserisce nel grande periodo della Pop Art. Le fotografie di Frintino sembrano proprio rendere omaggio a questa corrente. L’arte popolare – questa la definizione completa del movimento artistico che ha dominato a partire dagli anni Cinquanta, partendo dall’America e poi contaminando tutto il panorama artistico europeo – ha come riferimento la cultura di massa e i suoi derivati: il boom economico, la televisione, la plastica, i prodotti industriali e seriali, le insegne e, soprattutto, la pubblicità. Frintino, con il suo obiettivo fotografico, ha ispezionato i manifesti pubblicitari negli spazi d’affissione e ha eseguito un’operazione dettagliata, consapevole e ricercata: nei suoi scatti non vediamo mai l’intero manifesto, ma solo il dettaglio. Il risultato è un archivio dei residui visivi che popolano la città. Taglio del nastro venerdì 7 febbraio alle 17, con possibilità di visita fino al 21 febbraio. All’inaugurazione sarà presente Ugo Poli; previsti gli interventi di Antonio Frintino e Ginevra Veloci. Informazioni allo 0573.477423. Villa Stonorov ospiterà anche l’esposizione delle opere del primo concorso internazionale Passion Love Mail-art per realizzato per celebrare la ricorrenza di San Valentino. "Nella nostra società contemporanea fatta di guerre, invidie e odio – si legge nella presentazione –, pensare alla poesia d’amore non è solo un esercizio estetico, ma un indice critico per dare un nuovo indirizzo alla visione del mondo". Una poesia sposata al messaggio visivo, concepita come un sintetico urlo del cuore, ma in grado di esprimere tutta l’intensità di quella storia d’amore. Un verbo visuale, da dove emerga un dialogo fra parola, figure e interpretazioni diverse, per dire semplicemente "ti amo". Il contest Passion Love 2025 è concepito come un appello agli artisti che vogliono porre l’amore al centro della visione umana, aprendo un dialogo con tutte le forme della realtà. Risultato di questo appello sono le 265 mail-art arrivate provenienti da venti nazioni, con la partecipazione di tre licei (due italiani e uno spagnolo) e una Fondazione Francese. La mostra durerà fino al prossimo 14 marzo. Le altre opere saranno esposte al Museo Guidi di Forte dei Marmi, alla Casa Museo Leonetto Tintori di Prato, alla Casa Museo Francesco Datini di Prato e alla Biblioteca Filippo Buonarroti di Firenze. linda meoni