La notizia che l’avrebbero insignito di un’onorificenza era arrivata già qualche tempo fa e tutti in casa l’avevano accolta con soddisfazione. Pietro Maurizio Vegni, fondatore della Vema, l’azienda di Quarrata che realizza salotti, letti e mobili di lusso esportati in tutto il mondo, verrà nominato cavaliere dal prefetto di Pistoia Gerlando Iorio: "Per l’impegno profuso nella vita lavorativa". La cerimonia oggi, alle 18, nella Sala Nardi del Palazzo della Provincia di Pistoia, in piazzetta San Leone.
"Sì, è una gratificazione, ma io nella vita ho sempre pensato a lavorare e quando iniziai a fare i salotti mai mi sarei immaginato che una volta andato in pensione mi avrebbero fatto cavaliere!", ammette lui, quarratino doc, con la modestia tipica dell’artigiano pragmatico che ha sempre lavorato con serietà e passione. Perché si fa presto a parlare di fortuna e di buone occasioni, quando una ditta di questi tempi riesce a fare un notevole fatturato e dare lavoro a circa 30 persone. La verità è che spesso a monte c’è una bella dose di caparbietà e lungimiranza.
E Pietro Vegni ne è l’esempio, con la sua storia che comincia da lontano, quando solo dodicenne andava a fare qualche lavoretto alla ditta Lenzi e osservava curioso tutte le fasi di creazione degli imbottiti.
"Nel ’67 avevo 16 anni ed entrai a far parte del gruppo che doveva rifare i modelli per il mobilificio Lenzi, distrutto dall’incendio – racconta lui stesso, seduto nell’ufficio della Vema, 3mila metri quadri di stanzoni nella zona industriale di via Europa, di cui adesso ha lasciato il comando ai figli Giacomo e Fabio –. Poi a 23 anni mi misi in proprio. "Ma la svolta arrivò negli anni ’90, quando conobbi Romeo Gigli e poi il designer fiorentino Roberto Tapinassi. La mia attitudine nel fare modelli mi portò poi ad avere poi la stima dei fratelli Cavalli, titolari della ditta di mobili di lusso Visionnaire di Bologna, per i quali attualmente facciamo buona parte della produzione. ". Tanta è la considerazione per Vegni, che durante un grande party della Visionnaire a Milano venne fatto salire sul palco e ringraziato con tanto di medaglia d’oro davanti a duemila persone.
"Fu una grande emozione – ricorda –, e ancora più grande sarà quella che proverò oggi al momento del titolo di cavaliere. Ma tutto questo è stato possibile anche grazie all’aiuto di mia moglie Lucia". Insieme a Pietro Vegni, oggi durante la cerimonia di consegna delle Onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, verranno distinti come cavalieri anche i marescialli maggiori dell’Arma dei carabinieri Marco Chiapperino e Giovambattista Antonio Pollicino; Giampiero Pompei, Luogotenente C.s. dell’Arma dei Carabinieri; Anna Maria Celesti, vicesindaco del Comune di Pistoia, con deleghe alle Politiche di tutela e promozione della salute. Inoltre sarà distinto come "ufficiale" Antonino Trimboli, funzionario del ministero dell’Interno in servizio alla prefettura di Pistoia.
Daniela Gori