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Shoah, 11 pietre d’inciampo per le famiglie deportate dal paese Prunetta

Alla cerimonia sull’Appennino Pistoiese sarà presente l’unico superstite che, durante il rastrellamento, aveva pochi giorni di vita. Una lapide ricorda la zia di Vittorio Gassman

Una veduta di Prunetta

Una veduta di Prunetta

Prunetta (Pistoia), 13 agosto 2025 - Domenica 7 settembre cerimonia sull'Appennino di Pistoia per ricordare due famiglie di religione ebraica - le famiglie Fiser e De Cori - rastrellate sulla montagna - dove cercavano di sfuggire ai nazisti - e deportate nel gennaio 1944 nei campi di sterminio. Saranno collocate 11 'pietre d'inciampo' nel paese di Prunetta, ciascuna per ogni vittima della Deportazione con il nome e le date. Alla cerimonia, inoltre, è stato invitato un membro della famiglia Gassman poiché una fra le donne che qui avevano trovato rifugio, Giuseppina Ambron, era zia materna del grande attore Vittorio Gassman il quale qualche volta, quando si esibiva al Teatro Manzoni di Pistoia, era solito salire in montagna per renderle omaggio al cimitero di Prunetta. La lapide di Giuseppina Ambron, sopravvissuta al lager poi deceduta negli anni '50, è stata di recente recuperata in seguito ai lavori di spostamento del cimitero e verrà evidenziata nella stessa cerimonia delle 11 pietre d'inciampo.

Ci sarà alla cerimonia anche un superstite di quel rastrellamento, Massimiliano Fiser. Nato il 6 settembre 1943, al momento dell'arresto dei suoi aveva pochi mesi ed è l'unico superstite di quella tragedia poiché fu messo in salvo da una famiglia di Pistoia. Vive a Torino. La cerimonia avrà luogo a Prunetta dalle ore 16 presso il giardino della Memoria, spazio che fino a qualche anno fa ospitava il vecchio cimitero. L'iniziativa trae spunto dal libro di Andrea Lottini 'Vite sospese. Memorie e storie della Shoah nel pistoiese' patrocinato da Regione Toscana, Provincia di Pistoia e Comune di San Marcello Piteglio, si svolge col contributo del Consiglio Regionale della Toscana ed è organizzata dalla Proloco.

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