
La preside Elisabetta Pastacaldi (Foto Castellani)
Pistoia, 4 maggio 2018 - Nuova puntata per Comune e Provincia per il liceo artistico Petrocchi. I rappresentanti dei due enti infatti, avrebbero appuntamento la prossima settimana per un nuovo confronto finalizzato a trovare una soluzione, se non definitiva, almeno temporanea per far ripartire le lezioni a settembre. Le ipotesi rimaste in campo sulla questione infatti, restano quella dei doppi turni da un lato, soluzione non auspicabile dalla dirigente scolastica Elisabetta Pastacaldi e sulla quale pochi giorni fa la stessa Marzia Niccoli, il sindaco di Massa e Cozzile con delega in San Leone all'edilizia scolastica, aveva dichiarato che la Provincia stessa era a lavoro per trovare tutte le possibili soluzioni alternative al problema.
Dall'altro lato invece c'è quella dell'allestimento dei «container» temporanei dove i ragazzi potrebbero far lezione e il liceo provvedere ad allestire dunque le classi necessarie, specie dopo lo sfratto subito da parte delle nuova proprietà della succursale Bolognini e a cui la Provincia stessa si è opposta in ricorso, vincendolo ed ottenendo che gli studenti riuscissero a restare nelle loro classi fino al prossimo ottobre. In tutta questa situazione tuttavia, spunta la novità del costo dei container, i prefabbricati alternativi per poter allestire una parte del liceo artistico.
«Si parla di un costo di circa 1.040.000 euro – ammette il presidente della Provincia Rinaldo Vanni – per i prefabbricati, comunemente chiamati container. Poi però c'è da affrontare anche la questione sulla loro collocazione, la cui scelta non è così scontata. Certo non è l'ipotesi più auspicabile in tutti i sensi, poi i costo di oltre un milione di euro, al momento non è affrontabile anche a causa della mancata approvazione del bilancio». Insomma la Provincia è ingessata del tutto, se non arrivano le risorse necessarie per compilare, anchein estremo ritardo, il bilancio e poter intercettare fondi. «Sul Petrocchi presenteremo uno studio di fattibilità sul progetto della nuova scuola – conclude Vanni – la Fondazione ci avrebbe accordato il 35% sul valore della progettazione mentre il resto potremmo chiederlo alla Regione. In questo ci dovremmo far rientrare piscina e palestra». Si tratta del progetto da 6 milioni di euro per la nuova scuola a cui se ne aggiungerebbero altri due per la piscina. «Ci sarebbe la possibilità di ottenere dei risultati – conclude il presidente – provando ad agire pr stralci, ma senza un bilancio approvato non potremmo comunque usare i finanziamenti».