
Il corpo dell’animale sarà sottoposto ad autopsia (Foto d’archivio)
Un gatto è stato trovato impiccato in via Bellaria. Un atto crudele, un reato penalmente perseguibile, avvenuto in pieno giorno, che ha suscitato orrore e riprovazione nell’intera comunità pistoiese. Migliaia i messaggi sui social, di condanna dell’atto di inaudita violenza e di solidarietà verso la famiglia con cui l’animale viveva, non lontano da dove è stato trovato il cadavere. Anche il sindaco Alessandro Tomasi si è fatto interprete dello sdegno della città: "E’ un fatto che ci ferisce e ci indigna profondamente – scrive il sindaco nel suo profilo di Facebook –. Non pubblico la foto per rispetto di tutti noi, del povero animale e per evitare che squilibrati possano emulare un gesto tanto crudele".
Sono immediatamente scattate le indagini penali. Sul posto è intervenuta la Polizia Municipale di Pistoia. L’animale è stato prima prelevato da Alia e portato in un deposito, ma poi gli agenti della Polizia Municipale lo hanno portato all’Asl per le analisi del caso e successivamente è stato portato a Firenze per ulteriori accertamenti sulle condizioni del corpo e sulle cause del decesso. Da accertare in particolare se l’impiccagione sia avvenuta o meno dopo la morte e anche se l’animale è stato sottoposto a ulteriori maltrattamenti oltre a quello che ha determinato il decesso. Il fatto è avvenuto in pieno giorno, nel pomeriggio, perché il proprietario del gatto lo aveva visto l’ultima volta vivo intorno alle 13.30. Ora tutti gli sforzi sono concentrati sul reperimento di testimonianze e altre prove che aiutino a individuare i responsabili di un atto così crudele.
Il sindaco, l’Enpa e l’Oipa rivolgono un appello pressante a tutti coloro che hanno qualche informazione utile. Chiunque sappia qualcosa può rivolgersi alla Polizia Municipale oppure all’Enpa o all’Oipa di Pistoia. Si possono rilasciare informazioni anche in forma anonima presso l’Enpa. Il fatto è avvenuto in una zona residenziale della città, molto frequentata e non è difficile che qualcuno possa aver visto qualcosa. Anche perché la finestra temporale in cui collocare l’evento è abbastanza circoscritta: si tratta di ore pomeridiane perché la famiglia proprietaria dell’animale ha saputo nella prima serata di quanto era successo. Saranno reperite, per quanto possibile, le immagini della videosorveglianza della zona.
"Un gesto del genere non può restare impunito – scrive l’Enpa in un comunicato pubblicato sul suo sito nazionale –. Questo non è un semplice atto di inciviltà, è un reato contro un essere vivente, chiediamo che chi ha commesso un gesto così vile venga perseguito con il massimo rigore della legge. E chiediamo a tutta la cittadinanza di non voltarsi dall’altra parte".
L’Enpa ha subito attivato il proprio ufficio legale per seguire lo sviluppo del caso. "Siamo attualmente in attesa dei risultati dell’autopsia disposta sull’animale – dichiara l’Enpa – inoltre l’associazione chiederà il sequestro di eventuali filmati di videosorveglianza nella zona, per facilitare le indagini e contribuire all’individuazione del colpevole".
"Uccidere un animale in questo modo, con ferocia e premeditazione, è un segnale inquietante di una totale assenza di empatia e rispetto per la vita. – dichiara Massimo Comparotto, presidente Oipa Italia – È fondamentale che le autorità individuino al più presto i responsabili e che vengano puniti in modo esemplare". L’Oipa ricorda che il maltrattamento e l’uccisione di animali sono delitti puniti nel nostro ordinamento e rappresentano condotte socialmente pericolose: "Chi si accanisce contro un animale indifeso è un pericolo per tutta la società". L’Oipa si costituirà parte civile qualora venga identificato il colpevole.
Giacomo Bini