
Una fase dell’esecuzione delle misure cautelari
A settembre erano scattati gli arresti al termine dell’indagine "Longbridge", condotta dalla Squadra Mobile della questura di Pistoia sotto la direzione del sostituto procuratore Leonardo De Gaudio. Al termine di una complessa attività investigativa, la Mobile aveva sgominato una vera e propria organizzazione che aveva base a Pistoia e che, da tempo, muoveva chili di cocaina da distribuire sul mercato locale, ma anche a Prato, Pisa, Livorno e fino a Perugia. In tutto erano state eseguite ben sedici misure cautelari – delle quali sei in carcere –, ma al momento della notifica, una delle persone indagate non si era trovata, risultando così latitante. Ma non per questo gli agenti della Questura di Pistoia si sono dati per vinti e proprio in questi giorni di festa hanno chiuso il cerchio sulla donna di 40 anni che ancora mancava all’appello. Un’operazione decisamente complessa, che ha trovato il suo compimento addirittura ad Avignone alla fine di novembre che, dopo un’intensa attività di collaborazione fra le varie forze dell’ordine cooperanti, ha portato la donna agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Pistoia.
La quarantenne, con la misura cautelare dell’applicazione del braccialetto elettronico emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pistoia, è accusata di traffico e detenzione di stupefacenti e detenzione illegale di armi e munizioni. Anche perché, al momento della diffusione dei dettagli dell’operazione del settembre scorso, era emerso come un elemento chiave di tutta l’organizzazione era rappresentato anche dal fatto che la vendita di armi potesse servire per finanziare l’attività principale di acquisto e rivendita di cocaina sui mercati locali e regionali. All’atto dell’esecuzione delle misure cautelari la donna era risultata irreperibile in Italia, così la Squadra Mobile della Questura di Pistoia ha immediatamente avviato le ricerche che si sono estese a tutto il territorio “Schengen“. I poliziotti francesi, grazie alla costante collaborazione del Servizio per la Cooperazione Internazionale della Direzione Centrale della Polizia Criminale, hanno arrestato l’indagata nella città di Avignone nel novembre scorso, in esecuzione del mandato di arresto europeo nel frattempo emesso, ad ottobre, dal gip di Pistoia. All’esito delle procedure previste, la donna è stata accompagnata alla frontiera di Ventimiglia.
Ad aspettarla c’erano gli agenti della Squadra Mobile per notificarle l’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari. Terminati gli atti di rito, la donna è stata accompagnata dagli stessi uomini della Questura pistoiese al suo domicilio all’interno della provincia e adesso lì dovrà trascorrere il periodo richiesto col braccialetto elettronico. In questo modo, a livello di indagini, si chiude il cerchio per una attività partita nel luglio 2023 che ha permesso di far luce su un’attività ben più vasta, grazie alle intercettazioni telefoniche, ambientali, e all’analisi delle telecamere di videosorveglianza. Secondo quanto è stato accertato nel corso dei mesi dagli inquirenti, proprio nella nostra città c’era la centrale operativa della distribuzione della cocaina: da qui veniva gestita l’attività di trasporto e vendita che interessava poi le altre "piazze".