
L’avvocato Andrea Ferrini al suo esordio letterario con «Odisseo»
Una persona sola con dentro "un condominio" di persone. E la violenza, che eserciterà in crescendo, e il male di vivere che lo affligge senza soluzione di continuità, cui si aggiunge un conclamato disturbo bipolare. Lui è Odisseo Stanziale, un nome una contraddizione e probabilmente la sua stessa condanna, protagonista dell’esordio letterario dell’avvocato Andrea Ferrini dal titolo "Odisseo" (Gruppo Albatros Il Filo, 2024). Non un giallo, non un noir, "Odisseo" è una storia a tinte pulp che racconta dell’inarrestabile altalena che si muove dentro un uomo, spingendolo a gesti forti ed estremi.
"Il protagonista è autore di quattro omicidi, verso i quali non sviluppa alcun tipo di pentimento fatta eccezione per uno di questi – spiega l’autore –. Uccidendo, Odisseo vive una sorta di catarsi, una purificazione. Ma è anche capace di colpi geniali, di amori particolari e intensi. È un bulimico del sesso, sviluppa una bipolarità di tipo devastante con tendenze schizofreniche. Emergono poi anche le relazioni con i familiari: una madre che si scoprirà avere il suo stesso disturbo, un padre assente e un nonno ricco e arrogante che poca incisività dimostrano di avere, una nonna e un amico coi quali invece si apre qualche spiraglio di umanità".
Narrato in prima persona, "Odisseo" propone diversi piani di narrazione con flashback che portano il lettore anche a scoprire dettagli ed episodi risalenti all’età dell’infanzia del protagonista. Una vita vissuta letteralmente su un’altalena, sempre sul filo, per spingersi continuamente ad andare avanti e oltre. Andrea Ferrini, 55 anni, vive e lavora in provincia di Pistoia, dove svolge la professione di avvocato da oltre venticinque anni. Si è laureato in Giurisprudenza all’Università di Firenze ed è stato presidente della Camera Penale di Pistoia. Pur essendo "Odisseo" un esordio letterario, quello della scrittura è per Ferrini un interesse che affonda radici lontane nel tempo rimaste però sempre chiuse in un cassetto. Così come questo libro che dopo dieci anni, già fatto e finito, da quel cassetto è infine uscito.
"Il binomio avvocato-scrittore? È frequente sì – risponde Ferrini a domanda – , ma spesso i libri dei miei colleghi hanno a che fare con la professione. ‘Odisseo’ invece no. Ho sempre evitato scritture simili, non mi interessavano per come io intendevo scrivere. Sono sempre stato un bulimico di letture, qua dentro è possibile incontrare qualche riflesso di Bret Easton Ellis, altri di Céline. Del resto siamo il risultato di quello che leggiamo. Mi fa piacere che chi ha letto ‘Odisseo’ ha avuto sempre reazioni forti, dimostrando gradimento per una scrittura riconosciuta come ‘diversa dal solito’".
Una prima presentazione del romanzo si terrà alla Fondazione Poma di Pescia sabato 21 dicembre alle 17.30, con un prossimo evento il 28 febbraio 2025 alle 17 nell’auditorium Terzani della Biblioteca San Giorgio.
linda meoni