Occhio al volantino-truffa che invita a lasciare le case: "Atto privo di fondamento"

L’appello affisso su alcuni portoni sta anche facendo il giro di chat e social network. Le forze dell’ordine smentiscono categoricamente. Gli scenari: dalla burla ai furti.

Occhio al volantino-truffa che invita a lasciare le case: "Atto privo di fondamento"
Occhio al volantino-truffa che invita a lasciare le case: "Atto privo di fondamento"

Un falso appello che invita i non residenti di uno specifico edificio a lasciare la casa nella quale si trovano nel più breve tempo possibile per non venire sanzionati perché sarebbero in arrivo imminenti controlli da parte di non ben specificate forze dell’ordine e delle autorità competenti. Un volantino affisso su alcuni portoni che, proprio in questi giorni, ha fatto il giro delle chat, dei gruppi Whatsapp e di tutti i social, destando l’attenzione di moltissime persone, soprattutto perché il foglio in questione riporta la carta intestata del Ministero dell’Interno.

Da qui anche diverse chiamate ai numeri di emergenza per capire se ci fosse del fondamento o no. Ma è tutto un bluff e, anzi, probabilmente un tentativo di truffa, anche perché un espediente del genere era già stato tentato durante i mesi più duri della pandemia, in pieno lockdown.

Stavolta, invece, è tornato a girare in maniera virale fra Pistoia e Prato, a quanto sembra per "sfruttare" la situazione emergenziale dovuta all’alluvione di questi ultimi giorni. Anche le forze dell’ordine hanno immediatamente posto l’attenzione sulla diffusione di questo volantino specificando ed ufficializzando che "tale presunta ordinanza non ha alcun tipo di fondamento": in questi frangenti è opportuno far passare il messaggio che non bisogna creare panico o psicosi, semplicemente si tratta nella migliore delle ipotesi di una burla o di un tentativo di provare a far andar via da casa delle famiglie per, magari, avere campo libero per perpetrare dei furti.

Nel foglio, tra le altre cose, si legge che al momento dell’arrivo delle autorità "bisognerà farsi trovare pronti con documento di identità, con specificato indirizzo di residenza, e contratto di affitto: chi ne fosse sprovvisto riceverà, secondo la sedicente ordinanza, una ammenda fino a 206 euro con l’arresto fino a 3 mesi e addirittura la reclusione da 3 a 12 anni nei casi più gravi", come se ci fosse un grado di gravità differente dall’altro per una persona che vive in affitto in un appartamento. Come poi scoperto già nella giornata di ieri, in realtà lo stesso volantino è in circolazione dal mese di aprile e alcune versioni risalgono a qualche anno fa. L’importante, quindi, è diffidare da ciò che si può leggere e non farsi prendere dal panico.

Manovre sospette, sempre in tema di post-alluvione, anche a Quarrata: su alcuni gruppi social, infatti, sta girando la segnalazione che riguarda due finti impiegati del catasto, che starebbero provando a entrare in alcune abitazioni del quarratino con la scusa di presunte verifiche e valutazioni dei danni agli edifici in questione.

Interpellato in merito, il comune di Quarrata ha categoricamente escluso che del proprio personale amministrativo sia impegnato in simili operazioni, eccezion fatta per i geologi. Dunque, in casi sospetti, è consigliato diffidare e, qualora possibile, verificare con certezza l’identità di chi vi sta di fronte.

S.M.