
Il canone unico al centro di infinite polemiche in tutta la provincia pistoiese con le tariffe schizzate alle stelle e cittadini che hanno visto lievitare i costi da un anno all’altro. Ora la novità: fino al 31 luglio la possibilità di chiedere direttamente alla Provincia, per chi temesse un errore, un accertamento sulle cifre arrivate da pagare. Il presidente della Provincia, Luca Marmo, chiede ai cittadini massima collaborazione. "Il canone unico – ha spiegato il presidente della Provincia – nasce da una legge del 2019 che accorpa in una tariffa unica dopo oltre 20 anni, le tradizionali tariffe per il pagamento del suolo pubblico e della pubblicità di tutti i tipi in una tariffa unica che si chiama appunto canone unico. L’ultima operazione fatta dalla Provincia di Pistoia in termini di conoscenza dei passi carrabili che incidono sulle strade provinciali è datata più di venti anni or sono. Ecco dunque la necessità di un’operazione di censimento".
Il tema è approdato anche al consiglio comunale di San Marcello Piteglio dove Marmo riveste il ruolo di sindaco. Anche nel comune montano la polemica si è fatta sentire. "L’incarico è stato affidato a una ditta, che peraltro è la stessa che gestisce il servizio tributi per il Comune San Marcello Piteglio ed è un consorzio di Cosea – ha affermato Marmo durante il consiglio –. L’operazione massiva non è andata perfettamente bene, sono il primo a riconoscerlo e ammetterlo nel senso che nell’ambito dell’operazione massiva e nell’ambito del calcolo ci sono state, come fisiologicamente succede quando si fa questo tipo di operazioni, approssimazioni ed errori. In questo momento la Provincia è impegnata a fare un’operazione di ripulitura della banca dati. Questo è il motivo per cui a fronte della data di scadenza di pagamento (che era fissata al 31 marzo, nda) la Provincia ha fissato una scadenza successiva che è stata prorogata al 31 luglio in modo da poter fare una verifica approfondita su tutte le situazioni che a questo punto vanno verificate attentamente e riconsiderate una a una. Ripeto la Provincia questo lavoro lo sta facendo e chiede anche aiuto ai cittadini scusandosi se c’è stato qualche errore, che onestamente c’è stato, perché i cittadini segnalino al numero riportato sulla bolletta o al sito della Provincia stessa tutte le situazioni che dal punto di vista dei contribuenti non tornano". Da quanto emerso, a seguito di un’interpellanza del consigliere di minoranza Carlo Vivarelli, si capisce che in pratica i cittadini dovranno fare il lavoro che gli incaricati non hanno svolto adeguatamente.
Andrea Nannini