REDAZIONE PISTOIA

"Niente vaccino agli under dodici"

Il tribunale dà ragione al padre di due bambini contrario alla sommistrazione. Respinto ricorso della mamma

In caso di "dubbia motivazione", niente vaccino anti-Covid ai minori di 12 anni. È quanto nei giorni scorsi è stato disposto in primo grado di giudizio dal tribunale di Pistoia, a seguito di una vicenda che aveva visto due genitori separati, prendere posizioni opposte sulla somministrazione del siero ai figli più piccoli. A portare davanti al giudice l’ex coniuge è stata la mamma dei due ragazzini infradodicenni, favorevole alla vaccinazione in quanto i piccoli le avevano manifestato la necessità di tornare a fare sport e avere una vita normale con gli amici.

Il padre dei ragazzi invece, difeso dall’avvocato Emanuele Fusi, era contrario alla vaccinazione e per questo ha portato un ampio sostegno documentale scientifico, non contestato dalla ex moglie, sulle sue motivazioni. "I vaccini anti Sars-Cov-2 attualmente in uso in Italia sono univoci nell’indicare nel proprio foglio illustrativo visibile sul sito dell’Aifa – ha sostenuto il giudice Lucia Leoncini nella sentenza – che il vaccino “non è raccomandato nei bambini di età inferiore a 12 anni“. Quanto al nuovo vaccino Nuvaxovid, la raccomandazione di non uso sale fino a anni 18". Su questa base e sull’analisi della comparazione dei dati scientifici la sentenza del giudice ha dato ragione al padre dei ragazzi. "Dai dati dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Istat – si legge nel dispositivo che cita anche gli articoli 3 e 32 della Costituzione in base ai quali l’interesse della collettività in questo caso non può prevalere sull’interesse del singolo – emerge che nella fascia d’età 0-18 anni si sono registrati, al 1° marzo 2022, 49 decessi a fronte di 2.661.064 di contagi, per una percentuale di letalità dello 0,001841%, e a fronte di 9.917.276 di persone totali. Inoltre, si legge ancora, i vaccini contro l’infezione da Sars-Cov-2 non evitano il contagio o la trasmissione del virus, mentre le indicazioni terapeutiche degli stessi riguardano la prevenzione della malattia causata dal Covid". Per quanto attiene ai possibili rischi, il foglio illustrativo dei due sieri disponibili per i minorenni – scrive il giudice – dichiarano non nota la frequenza degli eventi avversi più gravi, come reazioni allergiche gravi e reazioni impreviste del sistema immunitario. "Inoltre, è specificato che essi comportano "un aumento del rischio di miocardite e pericardite" soprattutto nei maschi più giovani quali sono, in particolare, due dei tre ragazzi.

Arianna Fisicaro