LINDA MEONI
Cronaca

Naturart Village. È conto alla rovescia. In vetrina il vivaismo e l’enogastronomia

Il lancio dell’avveniristica struttura di Giorgio Tesi Group è pronto. Tra serre, showroom, didattica, ristorazione e spazi polifunzionali.

Il lancio dell’avveniristica struttura di Giorgio Tesi Group è pronto. Tra serre, showroom, didattica, ristorazione e spazi polifunzionali.

Il lancio dell’avveniristica struttura di Giorgio Tesi Group è pronto. Tra serre, showroom, didattica, ristorazione e spazi polifunzionali.

Il colpo d’occhio, quello dall’alto ripreso dal drone e quello frontale, già da solo impressiona. Per estensione, per concentrazione di verde, per il contenuto di novità che sprigiona. Perché il Naturart Village, nuova inedita appendice made in Giorgio Tesi Group germogliata negli spazi dell’ex Garden Zelari di via Nuova Pratese, è qualcosa di davvero non visto finora, qualcosa che concentra in un unico spazio una proposta che incontra tutti e che per la prima volta mette seriamente in vetrina quello per il quale nel mondo siamo conosciuti: il vivaismo. Uno spot perfetto, nonostante ancora alla nostra visita il Village manchi dei ritocchi finali, quelli che consentiranno l’apertura al pubblico il prossimo 31 maggio con una tre giorni di eventi no stop.

Due i filoni del racconto in cui si articola il Naturart Village. Il primo ospita l’ampio showroom aziendale con una selezione di piante e arbusti che trasformano la serra (climatizzata in inverno e in estate, così come l’altra comunicante) in una sorta di foresta urbana, con uno shopping corner e una selezione di piante grasse provenienti da due tra le più abili aziende produttrici. In questa stessa serra due "bubble" sopra e sotto le quali troveranno spazio i circa settanta coperti del food, quelli però dove verrà svolto il servizio al tavolo, presenti anche al piano terra dove verrà collocato anche un corner dedicato alla sezione editoriale aziendale, con i testi pubblicati in questi anni che potranno essere acquistati.

Poco più in là un’area versatile da destinare a convegni, circondata anche questa da verde, con un maxi schermo e una superficie ampia al punto da poter ospitare fino a duecento sedute, ampliabili a quattrocento. Sul perimetro esterno di questa prima serra una mostra di esemplari di bonsai di rara bellezza, che proseguendo nella passeggiata lasciano il testimone all’esposizione di cactus e succulente e a un roseto di pari impatto visivo. Seicento varietà di rose realizzate dai dieci ibridatori più famosi al mondo, il cui profumo in questo momento dell’anno è capace dI far innamorare.

Il giro esterno lungo il perimetro prosegue e ancora s’incontrano spazi che della versatilità fanno il loro punto di forza. Come quella sorta di "piazzetta" ancora circondata da verde e panchine dove assistere, chissà, a concerti o partecipare a eventi di qualsiasi tipo. E poi l’orto didattico nei grandi vasi di corten, l’area giochi con la maxi struttura che tra scivoli, condotti e pertugi assicura il divertimento ai più piccoli. Infine eccoci alla seconda grande serra, interamente dedicata al food in un’impostazione che potrebbe ricordare il Mercato Centrale di Firenze: vai al banco, ordini e prelevi il tuo pasto, poi ti siedi liberamente nell’area tavoli allestita tutta intorno.

Otto in tutto gli operatori che occuperanno i banchi ristorazione "street". Dall’Antico Pastificio Morelli 1860 di Montopoli in Val d’Arno che utilizza da sempre semole italiane e toscane e pastifica artigianalmente all’arcinoto Savigni, con carni cento per cento italiane. E poi il panificio Menchetti settant’anni di storia iniziata nella provincia di Arezzo e poi allargatasi fino a raggiungere quota venticinque tra locali, punti vendita e franchising, Fridda. la risto pescheria sostenuta da Ittipesca, All Day Garden per branch, light lunch e colazioni, Enoteca & Cocktail lab, risultato del matrimonio tra Fortezza 59 e D’Era Bistrot, La Degna Tana di Francesco Becagli tra birre e tradizioni bavaresi e Osteria Il Bivio.

A tirar le fila del food l’executive chef Franco Morbini, responsabile anche della parte catering, mentre direttore di struttura è stato nominato Massimo Consalvo, con consolidata esperienza alla direzione di grandi strutture commerciali della capitale e non solo. A servizio dell’area due ingressi e un totale di tre-quattrocento posti auto. A breve on line il sito ufficiale del Village, la cui immagine è stata curata dall’artista pistoiese Jonathan Calugi.

linda meoni