REDAZIONE PISTOIA

Montagna nello sconforto. Oggi l’addio a "Silvio wow"

Il 62enne Sichi è morto giovedì, schiacciato da un albero nei boschi di Abetone. Una vita passata a lavorare per le Poste, era benvoluto da tutta la comunità.

Montagna nello sconforto. Oggi l’addio a "Silvio wow"

Il dolore e lo sconcerto si tengono per mano nelle parole dei cittadini della Montagna, davanti alla morte di Silvio Sichi, una vita passata alle Poste e depositario d i piccoli e grandi segreti di ognuno. Silvio sapeva tutto di tutti, anche perché ne aveva conquistato la fiducia in tanti anni di rapporti, confidente se non addirittura talvolta confessore, a dispetto di un atteggiamento guascone e ciarliero: non ha mai tradito un segreto, piccolo o grande che fosse appunto, confessato apertamente o ammesso a bassa voce. Il postino, almeno nella generazione di Silvio, era molto più di un portalettere addetto alla consegna. E lui ha interpretato il ruolo con grande umanità e professionalità.

Poi, quando finiva l’anno, diventava spesso un Babbo Natale più che credibile: quanti bambini hanno rinunciato al ciuccio per regalarlo a lui e abbandonarlo per sempre, non lo sa nessuno. Forse adesso avrà il tempo per contarli dalla nuvola su cui un destino vigliacco lo ha trasferito. Parafrasando un dialogo che si era svolto giovedì, il giorno dell’incidente, poco prima che un albero lo travolgesse fatalmente mentre stava tagliando alcune piante nel bosco, causandone la morte a soli 62 anni, l’amico Silvio ha scritto sui social: "Uao come si chiamano gli abitanti del Paradiso? Che ne so come si chiamano, mica li conosco tutti!". Proprio a testimonianza dei modi scanzonati dell’uomo che riusciva con una sua risata a sdrammatizzare ogni cosa e, a pacificare gli animi dei contendenti.

Tra i prediletti di Silvio c’era Giacomo Buonomini, adesso vicesindaco di San Marcello Piteglio, allora campione plurimedagliato a livello nazionale con la squadra di sci nordico dell’esercito. "Silvio era talmente affascinato da quel mondo da mettere al figlio il nome di un grande campione dell’epoca – racconta –, per me era il legame tra il paese, dove rientravo sporadicamente per gli impegni sportivi, e la mia vita agonistica. Ha tenuto insieme, con il suo entusiasmo e la sua umanità, le mie due vite. Ho di lui un ricordo bellissimo. Ci mancherà tanto".

Alcuni anni orsono aveva lasciato l’impiego per il "buen retiro" della casa natale, a Pian degli Ontani; nei prossimi giorni avrebbe festeggiato l’agognata pensione assieme a una collega. L’ultimo saluto a "Silvio wow" sarà questo pomeriggio alle ore 16 Presso il Parco Beatrice di Pian degli Ontani.

Andrea Nannini