REDAZIONE PISTOIA

Minacce a legale: "Occhio, il popolo è sovrano"

Lettere anonime e scritte sulla cassetta postale dell’avvocato Andrea Bini. Fino a pochi giorni fa aveva assistito il Pd nel processo Giurlani

"Occhio avvocato, il popolo è sovrano, non il tribunale". È una delle minacce che Andrea Bini, avvocato di 42 anni del foro di Pistoia con studio a Pescia, ha ricevuto negli ultimi due anni e mezzo. Il professionista, tra le sue recenti attività, è stato anche rappresentante di parte civile per conto del Partito Democratico nel processo di primo grado a Oreste Giurlani, che si è concluso con la condanna a 6 anni e 7 mesi e la sospensione dell’attività amministrativa per 18 mesi da parte del prefetto Gerlando Iorio.

Le minacce a Bini sono state recapitate al suo studio con tre lettere e sono state anche scritte direttamente sulla cassetta della posta dell’ufficio. L’ultimo episodio risale ad alcuni mesi fa. "Non avevo mai parlato di questa vicenda finora – spiega l’avvocato – e non ritengo di doverla ricondurre a nessun processo in particolare tra quelli che ho affrontato finora. Alla fine, ho ritenuto opportuno parlare di certe cose, anche se non ho sporto denuncia per aumentare l’attenzione sulla mia famiglia".

Ieri numerosi conoscenti dell’avvocato hanno appreso la brutta vicenda dal profilo social del legale. La notizia si è subito sparsa in Valdinievole. Bini, nonostante la giovane età, è un legale conosciuto, anche per essere stato uno degli avvocati di parte civile nel difficile processo per la strage di Viareggio del 2006. Chi può volere male a un professionista affermato, tanto da metterlo in uno stato di forte preoccupazione per la sua famiglia? Le modalità utilizzate dagli autori delle minacce, da una prima valutazione, non sembrano mostrare particolari indizi per l’individuazione dei responsabili. Agli avvocati penalisti capita non di rado di trovare sulla loro strada soggetti dalla personalità a dir poco particolare. L’autore di queste minacce potrebbe quindi essere un soggetto del genere.

L’avvocato ha comunque sottolineato ancora una volta di non ritenere la vicenda legata a qualche procedimento in particolare. Ma certo un qualche motivo dietro a queste ripetute frasi deve esserci. Il mistero legato alle minacce resta quindi aperto. Già ieri Andrea Bini ha ricevuto numerosi attestati di solidarietà anche da parte di semplici conoscenti, a dimostrazione della stima professionale e personale di cui gode a Pescia e nel resto della Valdinievole. La speranza è che i responsabili del bieco atto, anche in assenza di denuncia formale, possano essere individuati dalle forze dell’ordine.

Da.B.