Pistoia, medicine introvabili: allerta alta in provincia

Prosegue lo stato di emergenza per antinfiammatori e antinfluenzali. I farmacisti: "Alcuni principi attivi scarseggiano già da tempo"

Pistoia, 31 gennaio 2023 - Non ci sarà più l’allarme di qualche settimana fa, ma la questione relativa alla carenza di medicinali nelle farmacie non è comunque da sottovalutare. Anche se il picco dei casi di influenza sembra ormai raggiunto, molti prodotti – specie gli antinfiammatori – restano, se non introvabili, quantomeno di difficile reperibilità. "Sinceramente siamo messi abbastanza male – racconta il dottor Guido De Candia dell’omonima farmacia di via Cino da Pistoia –. Mancano gli antinfiammatori, in particolare l’ibuprofene, sciroppi per la tosse e medicinali per reflusso e ulcera. Nelle prossime settimane non so come andranno le cose: non è facile fare previsioni".

La dottoressa Elisa Vaiani
La dottoressa Elisa Vaiani

Da questo punto di vista, il dottor Federico Cocchi non pare così ottimista. "La carenza di medicinali è dovuta sia a fattori momentanei, come possono essere i malanni stagionali, ma pure da fattori che rischiano di prolungarsi anche più avanti – spiega il farmacista di via Dalmazia –. Mi riferisco ad esempio all’assenza dei principi attivi dei farmaci, che per la gran parte (circa il 75% secondo quanto riportato da Marcello Cattani, presidente di Farmindustria, nda ) provengono dalla Cina e dall’India. Inoltre, scarseggiano pure i componenti per realizzare i contenitori dei prodotti".

Ma come devono comportarsi allora in farmacia di fronte a una situazione del genere? Le strade sono due: consigliare ai clienti alternative ai prodotti indicati dai medici di base sulle ricette oppure proponendo dei preparati galenici, realizzati nei laboratori. "Il problema è che mancano i medicinali generici e pure quelli equivalenti. Da noi – afferma la dottoressa Alessandra Romano della farmacia in via Modenese a Cireglio – si fatica a trovare qualche antibiotico, gli sciroppi e alcuni mucolitici. I preparati galenici? Abbiamo il laboratorio, certo, però ci manca l’attrezzatura necessaria per bustine e capsule. Peraltro, dovremmo ordinare una grandissima quantità di principi attivi, sicuramente superiore alla richiesta dei clienti". Ancor di più rispetto al solito, in questo periodo diventa fondamentale il rapporto fra medici e farmacisti. "Assolutamente. Quando un medico prepara una ricetta o quando un determinato medicinale viene esaurito, sarebbe importante che ci fosse un contatto fra le parti, così da ottimizzare il tutto. Anche perché noi farmacisti – continua la dottoressa Romano – non ci possiamo prendere libertà di consiglio se sulla ricetta viene scritto che il farmaco non può essere sostituito".

La situazione pare più tranquilla all’Antica Farmacia Chiti di via Porta Lucchese. "Per quanto ci riguarda, non si deve parlare di emergenza vera e propria in questo momento: i medicinali utili per combattere le infezioni stagionali infatti stanno pian piano rientrando dopo le criticità attraversate durante il mese di dicembre – la testimonianza della titolare, la dottoressa Elisa Vaiani –. Se abbiamo un problema, ce lo abbiamo magari relativamente ai prodotti per i più piccoli. Su quelli siamo maggiormente in difficoltà".