
Montale (Pistoia), 18 novembre 2023 – Alla Marbec, un’azienda che produce detergenti per pavimenti, hanno avuto il fiume dentro l’edificio per cinque giorni, con uno strato di fango di mezzo metro in tutto il capannone, ma non si sono dati per vinti e hanno fatto tutto da soli, hanno spalato via il fango e hanno una gran voglia di ripartire .
"Abbiamo fatto un miracolo – dice Stefano Becarelli, uno dei due titolari insieme a Nicola Mariotti – a togliere tutto quel fango, è un segno che questa ditta deve vivere". La Marbec si trova al limite est della zona industriale, dove il torrente Agna ha scaricato un mare di melma e di sassi. Stefano racconta la giornata terribile della piena.
"Il venerdì mattina, dopo il crollo dell’argine – racconta – abbiamo raggiunto a piedi la nostra azienda e sinceramente non mi ricordo come ci siamo riusciti. Dopo aver visto tutto quel fango nei capannoni ci siamo messi in contatto con una ditta che fa movimento terra, sono venuti subito a vedere e il giorno dopo è iniziato il lavoro con il fiume l’acqua che ancora attraversava l’edificio". "Qui per diversi giorni non si è visto nessuno – dice Nicola Mariotti – almeno potevano venirci a dire che avrebbero dato la precedenza alle abitazioni rispetto alle aziende e lo avremmo capito, ma ci sarebbe bastato vedere qualcuno che venisse a dircelo".
La Marbec è un’azienda che andava benissimo, 15 dipendenti e un mercato in espansione. «Eravamo in grande crescita – dice Mariotti – stavamo assumendo, avevamo appena preso un tirocinante e poi stavamo andando a mille con le vendite on-line anche all’estero, da quando si è rotto l’argine il nostro on-line è crollato del tutto e chissà quanto ci vorrà a rimetterlo in piedi. C’è da vedere la condizione delle macchine, degli impianti e dell’edificio. Ma noi vogliamo riprendere al più presto l’attività".
Ai titolari della Marbec viene un po’ di speranza se guardano in alto, verso le enormi scaffalature disposte lungo le pareti dei capannoni, dove nei ripiani che arrivano fino a toccare il soffitto sono disposti ordinatamente bidoni e contenitori di diverso materiale. "Quando siamo arrivati in ditta il giorno dopo la piena – dice Stefano – il primo timore è che avessero ceduto le scaffalature e che fosse finito tutto nel fango. Quando ho visto che erano ancora in piedi, è stato un sollievo".
L’azienda è nata nel 2002 e in quei capannoni ci sono vent’anni di investimenti, di fatiche, di rischi imprenditoriali. Nella zona industriale di Montale non ci sono solo aziende tessili, ma anche ditte che fanno alti prodotti, tutti carichi della competenza degli imprenditori e dei loro dipendenti. Ora per riprendersi le imprese hanno bisogno di aiuti concreti e veloci.
"Lo strumento che va attivato – dice Stefano Becarelli – sono le banche con la garanzia dello stato. Poi un’azienda sana come la nostra fa fronte a tutto. Questa è la strada maestra, perché dalle banche possiamo avere finanziamenti in tempi brevi presentando dei bilanci come il nostro. Lo stato deve solo fornirci la garanzia presso gli istituti di credito. Se siamo riusciti a levare quella massa di fango da soli, vuol dire che abbiamo la forza per riprenderci".
Lo spirito della Marbec è quello di tutte le imprese della zona industriale di Montale ma il tempo stringe e gli aiuti, con qualsiasi strumento, devono arrivare presto: altrimenti si affaccerà lo spettro della chiusura.