"Ma quale rave party: si trattava di una spaghettata tra amici"

All’Orsigna da una cena tra amici a un rave party il passo è breve. Ripercorrendo gli eventi si scopre, grazie a un lettore, che il malinteso che ha fatto mobilitare le forze dell’ordine, nasce dalla diffusione di un volantino con cui i 15 partecipanti alla cena si erano dati appuntamento. "In relazione all’articolo – ci scrive Lorenzo, questo il nome del lettore – uscito sabato scorso in merito ad una fantomatica festa musicale non autorizzata sventata ad Orsigna, si precisa che in realtà quel che è stato fatto è aver sventato, a spese dei contribuenti, una spaghettata tra una quindicina di amici (molto meno delle 50 persone – numero minimo della nuova legge sui rave –) per festeggiare il diploma di uno di loro". La "roba" per dare sostanza alla serata, ci racconta il nostro testimone, ammontava a 5 chili di pasta e tre di pomodori. Ma in effetti il volantino un po’ ammiccante, che doveva rimanere nel chiuso della chat privata, ha fatto un percorso diverso. Fatto sta che i nostri aspiranti commensali hanno finito la serata davanti all’abitazione di uno di loro, rinunciando alla cena nel bosco, che peraltro è di proprietà di un parente, nonché con il festeggiato piuttosto abbacchiato. "L’unica ’colpa’ – conclude la riflessione di Lorenzo – stan nell’aver realizzato uno pseudo volantino girato in una chat di Whatsapp e e che evidentemente è arrivato ad orecchi che han capito ’fischi per fiaschi’. E che invece di controllare prima la veridicità della cosa, magari mandando sul posto una sola pattuglia, ha disposto un imponente spiegamento di forze". A Orsigna risultano esserci stati numerosi raduni di vario genere, legati a eventi naturali o a feste tradizionali, mai niente di illegale. Comunque alla fine la cosa è finita senza problemi ma con il suggerimento, per la prossima volta, di metterci quel pizzico di attenzione in più che farebbe risparmiare diversi patemi.

Andrea Nannini