
Promosso contro il decreto sicurezza. Cerdini: "Tanta gente lo aspetta a gloria" .
PISTOIADiscussione abbastanza rovente, nel corso dell’ultimo consiglio comunale del capoluogo andato in scena lunedì pomeriggio, su un tema che non riguarda direttamente l’amministrazione locale ma che fa parte della dialettica politica. Il gruppo di minoranza di Pistoia Ecologista e Progressista ha, infatti, annunciato di aver aderito allo sciopero della fame a staffetta (non è continuativo ma, chi aderisce, deve stare senza mangiare e bere per un’ora per poi lasciare il testimone al successivo) promosso da varie associazioni contro la conversione in legge del cosiddetto Decreto Sicurezza. Una dialettica che ha coinvolto l’aula per diverse decine di minuti con lo scambio di vedute fra gli opposti schieramenti, considerando che la maggioranza difende l’operato del decreto portato avanti dal Governo Meloni.
"Non è un decreto che si occupa della sicurezza per stare meglio nel nostro Paese – afferma il capogruppo di Pep in consiglio comunale, Mattia Nesti - ma si tratta soltanto di misure propagandistiche che vanno ad inasprire le pene per chi, legittimamente, intende dissentire sulle scelte di questo Governo dimostrandolo per le strade e le piazze: per questo abbiamo aderito allo sciopero della fame a staffetta e lo intendiamo promuovere in tutti i luoghi possibili affinché si fermi l’approvazione di questo atto che, anche secondo esperti, viene definito come illiberale e autoritario".
All’interno del decreto, ricordiamolo, si trovano novità che riguardano un deciso inasprimento delle pene nei confronti di chi occupa abusivamente un bene o un immobile, piuttosto che la promozione di proteste e blocchi stradali e introduce reati come la cosiddetta rivolta in carcere.
"Un decreto che tutela tutti e l’ordine pubblico – aggiunge il capogruppo di Fdi, Francesco Pelagalli – ma, soprattutto, coloro che hanno il sacrosanto diritto di vivere pacificamente nei propri territori: per questo è opportuno arrivare ad un inasprimento nei confronti di chi fa violenza sulle forze dell’ordine, piuttosto che per imbrattare monumenti e distruggere vetrine dei negozi. Serve tutelare, allo stesso modo, l’interesse di chi vuole manifestare e chi non si riconosce in quella protesta". All’appello del gruppo Pep ha immediatamente aderito la consigliera comunale del Pd, Antonella Cotti, mentre decisamente più dura è stata Cinzia Cerdini (Lega). "Con questo decreto ci sarà più sicurezza nelle città – conclude la capogruppo del Carroccio – e tanta gente lo aspetta a gloria, perché sarà decisivo anche per il controllo dell’immigrazione irregolare. Lo "sciopero della fame" è inadeguato rispetto alla causa, ma soprattutto irrispettoso nei confronti delle istituzioni e assurdo visto che pare destinato a passare inosservato".