L’innesco analizzato dai periti della difesa

Siamo a un passo dalla fine dell’istruttoria nel processo per l’incendio nella discarica del Cassero, che si svolge davanti al giudice Paolo Fontana, pm Luigi Boccia. La lunga udienza della giornata di ieri è stata dedicata al proseguimento delle relazioni dei consulenti della difesa. In controesame è stato sentito il professor Martelloni mentre sulle valutazioni del rischio incendio si è espresso l’ingegnere Maurizio Orsini. Il professor Carcassi di Pisa ha diffusamente affrontato in aula il tema cruciale di questo processo e cioè l’innesco del rogo che si verificò il 4 luglio del 2016 e diffuse una nube nera in tutta la vallata. Sotto processo Alfio Fedi, all’epoca presidente del Cda di Pistoiambiente che gestiva la discarica, difeso dall’avvocato Andrea Niccolai, e Michele Menichetti, l’allora direttore tecnico della discarica, difeso dall’avvocato Fabio Celli. Il consulente del pm, il chimico Mauro Sanna aveva parlato dei fenomeni termici, naturali in una discarica, e quindi delle reazioni non controllate che possono verificarsi tra le sostanze presenti, e dei rifiuti incogniti. Ma per Carcassi una reazione tra i rifiuti genererebbe una "fumigazione" che, nel caso del Cassero, non sarebbe passata inosservata, che sarebbe durata del tempo e il cui sviluppo sarebbe incompatibile con un incendio. Si riprende il 27 ottobre.

l.a.