L’Atp diventa "Fondazione Teatri Pistoia"

PISTOIA La novità maggiormente rilevante, in vista del nuovo anno, per quanto concerne il mondo culturale cittadino sarà la trasformazione –...

La novità maggiormente rilevante, in vista del nuovo anno, per quanto concerne il mondo culturale cittadino sarà la trasformazione – approvata dal consiglio comunale del capoluogo e che sta ricevendo il via libera da tutti gli altri consessi che sono soci – da Associazione Teatrale Pistoiese in "Fondazione Teatri di Pistoia" grazie alla modifica allo statuto. Una decisione che, dopo settimane di dibattito e lavoro in commissione, è passata dal voto d’aula a larghissima maggioranza (28 favorevoli, ovvero tutto il centrodestra più il Pd, contro 4 astenuti e nessun contrario). "Questa modifica è stata sottoposta al consiglio comunale – ha spiegato l’assessora alle partecipate, Margherita Semplici – per rendere questo centro di produzione teatrale (passato da gestore a teatro stabile, ndr) con maggiori analogie rispetto a quelli che sono gli organismi con caratteristiche simili sul panorama nazionale. Questo anche al fine di consentire il maggiore raggiungimento degli obiettivi di partecipazione ai bandi che spesso, anche a livello ministeriale, sono proprio riservati a questa forma giuridica. Ma in realtà nella sostanza e negli obiettivi che l’Atp persegue da anni con profitto, non vi saranno modifiche sostanziali".

E nessuna modifica si verificherà anche a livello di management e di posizioni di vertice all’interno della nuova Fondazione che, in questo modo, potrà essere più protagonista nell’intercettare fondi necessari per proseguire con l’attività e non essere del tutto dipendente, o quasi, dagli stanziamenti dei soci – ovvero i Comuni – e della Fondazione Caript. Un percorso, pertanto, che potrà iniziare a dare i suoi frutti già dai primi mesi del nuovo anno perché, con la nuova conformazione, la dirigenza si farà trovare pronta. Ricordiamo, infine, che sempre in aula sono stati presentati 29 emendamenti alla proposta del nuovo statuto e ne sono stati accolti quattro (due del Pd e due di Civici e Riformisti), così come è stata approvata una raccomandazione sempre a firma "dem".

S.M.