
di Piera Salvi
Il maresciallo maggiore Ciro Di Genua ha lasciato la stazione dei carabinieri di Agliana per ricoprire un altro importante ruolo al servizio dell’Arma. Il sindaco di Agliana, Luca Benesperi, sulla sua pagina ufficiale Facebook, ha espresso "un sentito ringraziamento, a titolo personale e istituzionale". Benesperi ringrazia Di Genua "per quello che ha fatto, in patria e all’estero e soprattutto per la dedizione con cui ha svolto il suo incarico sul nostro territorio".
Il maresciallo maggiore Ciro Di Genua è stato in servizio alla stazione dei carabinieri di Agliana dall’ottobre del 2003 e in questi anni ha svolto anche importanti missioni all’estero. La comunicazione del sindaco ha fatto scattare centinaia di messaggi su Facebook, di cittadini che salutano il maresciallo esprimendo infinita gratitudine e auguri per il nuovo incarico. "Persona che svolge il proprio lavoro con una dedizione unica. Per Agliana è una grande perdita. I più sinceri auguri", scrivono alcuni residenti.
E ancora. "Gentile, semplice e cordiale ma allo stesso tempo pronto, deciso e severo". "Dimostra veramente i valori e l’importanza della divisa che porta". "Attento ai problemi dei giovani". "Persona di grande umanità, che ha sempre cercato di aiutare chiunque gli chiedesse aiuto". "Agliana perde una figura professionale ineccepibile. L’arma continuerà ad avere un grande carabiniere al suo servizio". Sono i messaggi dei cittadini che dimostrano la riconoscenza della comunità aglianese. Numerosi anche i riconoscimenti ufficiali ricevuti da Di Genua nel corso della sua carriera. Il più recente è del 2 giugno 2021, quando è stato insignito dal prefetto di Pistoia Gerlando Iorio dell’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica. Di Genua è stato premiato anche dall’Arma per le sue missioni all’estero, dove ha manifestato doti professionali, elevato senso del dovere e incondizionata disponibilità.
È dell’aprile 2014 il riconoscimento del comune di Agliana per essersi prodigato, insieme ad un collega, con "solerzia e prontezza" nella notte del 21 ottobre 2013 per l’emergenza alluvione. Di Genua e il collega avvertirono le famiglie del pericolo e poi non esitarono a imbracciare la vanga per aiutare i cittadini a liberare dal fango alcune case allagate per l’esondazione del torrente Bure.