PISTOIA
Studenti in piazza per protestare nei confronti della Provincia e far sentire - in maniera assolutamente civile e rispettosa - la loro voce, di fronte ad una situazione non più tollerabile. Erano in una cinquantina ieri mattina in Piazza San Leone, muniti di bandiere, cartelloni e trombette, gli alunni dell’Istituto professionale De Franceschi-Pacinotti di via Dalmazia, dove non se la passano affatto bene, fra inflitrazioni nelle classi che creano umidità e la caldaia per le serre che ormai non funziona più.
"I problemi sono molti, a cominciare dal fatto che la caldaia per riscaldare le serre è rotta da un mese e mezzo - racconta Alessio Mantellassi, rappresentante d’istituto - La scuola da sola non si può permettere di comprarne una nuova e lo stesso discorso vale per la Provincia. Ma noi siamo stufi: servono investimenti e al più presto. Il nostro è un istituto agrario e industriale. Il tessuto economico cittadino si basa proprio sul vivaismo e sull’industria, e questo è il trattamento che ci riservano...".
La richiesta di un incontro è stata accolta dalla Provincia, nella persona del delegato all’edilizia scolastica Gabriele Giacomelli. "Intanto ci tengo a sottolineare la civiltà con cui questi ragazzi hanno voluto raccontarci il loro punto di vista. La protesta ha delle basi, perché è noto che ci siano dei problemi nelle scuole, non solo all’Istituto De Franceschi-Pacinotti. In questo momento, è più facile sistemare nel giro di due anni le scuole interessate dai finanziamenti del Pnrr che intervenire per risolvere criticità immediate, anche se sappiamo che ci sarebbe la necessità di farlo.
Le risorse della Provincia purtroppo sono limitate, basta dare un’occhiata all’ultimo bilancio di previsione". La spesa per risolvere i problemi al De Franceschi-Pacinotti si aggira, secondo quanto raccontato da Giacomelli, attorno ai 150 mila euro. "Confermo che un paio di classi soffrono di infiltrazioni d’acqua, dovute a problemi nel tetto, per i quali servirebbero 80/90 mila euro. Ma queste aule per quanto ci riguarda sono utilizzabili. Per quanto concerne la caldaia che fornisce calore alle serre, abbiamo fatto fronte alla sua rottura con un cannone che spara aria calda. Per comprare la nuova caldaia occorrerebbero circa 60 mila euro. Noi speriamo arrivino risorse, ma ad ora non mi sento di promettere nulla".
Francesco Bocchini