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La telenovela Pistoiese: "Cessione? L’offerta c’è, i soldi no"

La società sospetta che dietro le proposte arrivate ci sia lo stesso imprenditore a cui è già stato detto "no". De Simone: "Dalle verifiche effettuate non sembra esserci la copertura finanziaria dichiarata nella mail".

La telenovela Pistoiese: "Cessione? L’offerta c’è, i soldi no"

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"Cessione? Non è che non prendo in considerazione l’ipotesi di cedere l’Us Pistoiese 1921, ma per farlo occorre che ci siano compratori seri e proposte concrete. Ecco, così non è stato fino ad oggi. E le ultime ’pec’ arrivate mi hanno subito insospettito e temo che dietro alla proposta non ci sia niente di concreto. A me non risulta che ci siano nemmeno i soldi".

Parola di Maurizio De Simone, cha aggiunge: "All’avvocato Lautieri, che ha inviato la mail con la manifestazione di interesse, è stata evidenziata la scarsa potenzialità economica della Viva Progetti e Restauri Srl e quindi declinato ogni tentativo di interlocuzione. Allo stesso studio legale sono state elencate tutte le incongruenze facilmente intuibili all’interno delle distinte di pagamento palesemente “false”".

Le accuse sono gravissime ed è certo che la Pistoiese ha già abbastanza beghe da affrontare che, se confermato, può fare tranquillamente a meno di situazioni e personaggi come quelle descritte nella denuncia del garante. Il futuro della squadra di calcio è ancora da definire e tutto lascia pensare che non ci saranno soluzioni a breve. Purché, ovviamente, il ’trust’ trovi la liquidità per saldare i debiti, innanzitutto con i dipendenti che, come dice lo stesso De Simone, sono "la forza lavoro che manda avanti la società" e i cui stipendi saldati sono "la condizione necessaria per l’iscrizione al prossimo campionato di calcio". Come dire, la priorità ce l’hanno i debiti con i dipendenti, ma non è chiaro quanto si ritenga che gli altri creditori possano aspettare. Certo è che ex dipendenti e fornitori pretendono il dovuto e che chi è ancora nella Pistoiese aspetta nei prossimi giorni il pagamento di una parte degli arretrati. "Lo so che devo pagare e lo so che devo trovare altri fondi. Sto lavorando per questo.

Lo dice due giorni dopo aver rassegnato le dimissioni, parla come se non fosse mai successo, come se il gioco delle tre carte ipotizzato non appena resa nota la notizia delle dimissioni della coppia Jace-De Simone, si stia realmente concretizzando. Come se, alla fine, al comando resterà lui, magari dalla lontana Avellino. Certo è che non ha intenzione di cedere a chi non lo convince. Ammette, il garante dimissionario, di avere ricevuto nei giorni scorsi un’altra manifestazione d’interesse all’acquisto della Pistoiese: "Prevedeva, oltre all’accollo dei debiti, una buonuscita da trentamila euro, poi salita a settantamila in una seconda offerta. Ebbene – prosegue – quella distinta di bonifico ci ha subito insospettiti e abbiamo fatto alcune verifiche: non ci risultano somme depositate presso lo studio notarile Marco Pinardi di Roma. Ho telefonato io personalmente. Peraltro – aggiunge – la pec è stata inviata dallo stesso avvocato che aveva presentato, il mese scorso, la proposta del gruppo legato ad Alessandro Nuccilli al quale – l’ho detto più volte – non ho intenzione di cedere loro la società perché non credo che abbia la solidità per garantire un futuro alla società. Non lo ritengo credibile. Non comprendo perché si siano ’incaponiti’ sul volere la Pistoiese... Se è per metterla in liquidazione, questo non accadrà. La proprietà non si presterà ad alcuna speculazione nei confronti del club e di un patrimonio pubblico. L’offerta è ’farlocca’: è giusto si sappia con chi abbiamo a che fare".

valentina conte