DANIELE BERNARDINI
Cronaca

Il Centro Nuoto lascia: "Ora siamo costretti"

Il Centro Nuoto Montecatini, gestore della piscina comunale, si congeda dalla città, e all’orizzonte si profila una causa di risoluzione...

Intanto gli impianti all’aperto riapriranno il 23 maggio per assicurare il servizio nei mesi estivi

Intanto gli impianti all’aperto riapriranno il 23 maggio per assicurare il servizio nei mesi estivi

Il Centro Nuoto Montecatini, gestore della piscina comunale, si congeda dalla città, e all’orizzonte si profila una causa di risoluzione del contratto con richiesta danni all’amministrazione per inadempienza. Gli impianti estivi, intanto, riapriranno venerdì 23, alle 9.30. "Quest’estate i montecatinesi avranno le loro piscine all’aperto – scrive la cooperativa – solo ed esclusivamente perché dopo oltre nove mesi di chiusura di quelle invernali abbiamo deciso comunque di onorare un contratto. Tutto questo non accade per miracolo, il verde non si cura da solo, le piscine non si preparano buttandoci un po’ di acqua e un po’ di cloro, gli impianti tecnologici sono delicati e complessi e molto altro. Il bar riapre e anche lì altro lavoro a oltre dieci persone. Si garantirà il servizio alle varie associazioni di ogni genere, continueremo a garantire l’accesso gratuito ai disabili e ad agevolare ogni richiesta di chi meno fortunato necessiterà delle più svariate terapie".

Il Centro Nuoto ricorda che "tutti gli anni l’assessore di riferimento ha sempre preso contattati, segnalando le varie esigenze, i centri estivi comunali, i singoli casi meritevoli di attenzione particolare e così le varie parrocchie e molto ma molto altro. Quest’anno il silenzio più assordante da parte del Comune, in ogni forma e grado. Prendiamo atto e ci facciamo portatori di questa ferita che segue la distruzione del nostro sodalizio come attività sportiva". Il Centro Nuoto Montecatini sottolinea il suo lascito per la città. "Questo è ciò che abbiamo insegnato a intere generazioni di ragazzi – conclude la cooperativa - la lealtà e metterci la faccia. Qualunque sia la diversità di posizioni, il risultato di una competizione, la diversità di pensiero, sempre e comunque si deve agire per la collettività e ripetiamo sempre. Un pubblico non ha appartenenza di genere è per propria natura garanzia del diritto universale di tutti di poter godere del servizio stesso".

Daniele Bernardini