SAVERIO MELEGARI
Cronaca

Sorpresa in aula. Regolamento edilizio. Maggioranza ’sotto’. Sospesa la seduta

Battuti il sindaco Tomasi e i suoi: passa la mozione dell’opposizione. Sinistra: "Coalizione spaccata". Fdi: "Corretto lavorare fino alle 20".

Una veduta del consiglio comunale (archivio)

Una veduta del consiglio comunale (archivio)

Una canonica seduta di consiglio comunale (caratterizzata dall’approvazione della terza variazione al bilancio di previsione 2025- 2027, con modifiche al Dup sul programma triennale delle opere pubbliche e l’applicazione di una parte dell’avanzo di amministrazione) che sembrava volgere al termine nei consueti binari della diatriba politica e del confronto. Almeno fino al colpo di scena in chiusura. Intorno alle 19.30 si parla di regolamento edilizio e accade l’imprevisto: la maggioranza si spacca nel corso di una votazione sulla sospensione della seduta per una presunta mancanza di documentazione e finisce ’sotto’. Da una parte si schierano Fratelli d’Italia e la lista civica del sindaco, dall’altra le opposizioni con l’aggiunta di esponenti di Forza Italia, Lega e Libertà è Democrazia. Risultato? 13 a 14 e seduta sospesa.

Stupore generale e inevitabile bagarre politica, con l’opposizione che cavalca l’onda ipotizzando tensioni e malumori all’interno del centrodestra. "I gruppi di minoranza – scrivono in una nota congiunta Partito Democratico, Pistoia Ecologista Progressista e Civici e Riformisti – hanno chiesto il rinvio della discussione perché la documentazione integrativa promessa in Commissione non era stata consegnata ai consiglieri nei tempi dovuti. Non si è trattato di un semplice formalismo: pretendere atti completi e puntuali è l’unico modo per garantire ai rappresentanti eletti di esercitare pienamente il loro mandato. Al momento del voto sulla sospensione, 14 consiglieri si sono espressi a favore della mozione proposta dall’opposizione mentre 13 sono stati i contrari. Il sindaco Tomasi e la componente di Fdi si sono così ritrovati in minoranza, costringendo la presidenza del Consiglio a chiudere anticipatamente la seduta".

Sono stati momenti concitati con il presidente del consiglio Emanuele Gelli che ha cercato di spiegare ai consiglieri di minoranza le motivazioni per proseguire nella discussione (i documenti in questione non erano vincolanti per i primi articoli, ndr), mettendo poi in votazione la mozione della minoranza che ha trovato proseliti anche nel centrodestra. "Così, un ’banale’ rinvio tecnico ha messo a nudo la resa dei conti interna a una coalizione ormai allo sbando – conclude l’opposizione –. Tomasi e Gelli hanno rifiutato di concedere lo slittamento, preferendo proseguire ad oltranza i lavori ed il risultato è stato l’implosione della maggioranza: una frattura pubblica che certifica la crisi profonda in cui versa il centrodestra pistoiese".

Di parere ovviamente opposto la posizione tenuta dal partito del sindaco, che ha votato contro la mozione assieme ad ’Avanti Pistoia’. "Abbiamo ritenuto di votare contro la richiesta di sospensione, evidentemente strumentale da parte delle minoranze – dicono da Fdi in una nota –, perché il documento di cui se ne denunciava l’assenza, non solo non faceva parte dei documenti oggetto di discussione, ma era aggiuntivo e non inficiava in alcun modo la discussione degli emendamenti, prettamente politici e non tecnici. La nostra idea di lavorare fino alle 20, così come da sempre facciamo, sarebbe stato un segnale di serietà e correttezza nei confronti degli uffici che erano rimasti in aula sino a quell’ora e della città tutta". Nessun commento è invece pervenuto dai gruppi di maggioranza protagonisti del voto ’contrario’. "Ma non c’è stata nessuna spaccatura – getta acqua sul fuoco Giampaolo Pagliai, consigliere forzista – semplicemente stanchezza e scarsa lucidità in coda a una seduta resa estenuante dall’ostruzionismo dell’opposizione".