La stagione si chiude nel segno di Mozart

Ultimo concerto di musica da camera sabato al Saloncino, mentre la Leonore ha trionfato ad Amburgo: dieci minuti di applausi

Suonare Brahms nella città di Brahms avrebbe potuto apparire un azzardo. E invece si è rivelato un autentico trionfo, annunciato dal tutto esaurito e decretato da dieci minuti di applausi ininterrotti. Il 27 aprile scorso l’Orchestra Leonore diretta da Daniele Giorgi ha debuttato nella Sala Grande della Elbphilharmonie, uno dei luoghi della musica più prestigiosi al mondo, capolavoro architettonico da 2100 posti. Questo importante riconoscimento internazionale conferma la lungimiranza delle scelte che dieci anni fa hanno dato vita ad un progetto unico nel suo genere, promosso e sostenuto dalla Fondazione Caript e sviluppato dalla Fondazione Teatri di Pistoia. "Siamo molto felici di questa esperienza – commenta Giorgi –, frutto del lavoro di un gruppo di persone eccezionali. La nostra gratitudine va in particolare a chi ha avuto il coraggio di credere a un progetto fondato sulla qualità senza compromessi. Un concerto indimenticabile che tutti abbiamo vissuto come un nuovo inizio". Il programma era lo stesso che il pubblico aveva potuto apprezzare il 25 aprile al Teatro Manzoni nella serata dedicata a Luca Iozzelli che ha concluso la 19ª stagione concertistica: le Variazioni su un tema di Haydn di Brahms, il Concerto per violoncello e orchestra op.38 di Saint-Saëns appassionatamente interpretato da Natalie Clein, solista al violoncello, e l’"Italiana" di Mendelssohn. Ancora Brahms come bis, con una trascinante esecuzione della prima Danza Ungherese. Giorgi e Leonore torneranno sul palco del Manzoni il 23 ottobre per aprire la 20ª Stagione concertistica e festeggiare il decennale dell’Orchestra e i 200 anni della Nona Sinfonia di Beethoven in un concerto che, accanto a prestigiosi solisti, vedrà la partecipazione di una delle compagini più importanti della scena internazionale, il Coro Filarmonico di Monaco di Baviera. Intanto sabato 4 maggio si conclude anche la 62ª Stagione da camera, curata da Giorgi e promossa da Teatri di Pistoia e Fondazione Caript. Nel Saloncino della Musica di Palazzo de’ Rossi (ore 20.30) il soprano Arianna Vendittelli e il pianista Antonello di Maio rendono omaggio alla grande tradizione operistica italiana.

Vendittelli, raffinata interprete di un vastissimo repertorio che si estende dal barocco al contemporaneo, si è perfezionata con la grande Mariella Devia. Una voce dall’ampia estensione che si presta a ruoli da soprano lirico e da mezzosoprano acuto. A 23 anni ha debuttato a Salisburgo diretta da Riccardo Muti. Il concerto si apre nel segno di Mozart, con arie da Le nozze di Figaro, Così fan tutte e La clemenza di Tito. Poi una rarità: il Respighi intimo delle liriche da camera "Deità Silvane" su testo del disegnatore Antonio Rubino, fra i fondatori del "Corriere dei Piccoli". Infine la tradizione del primo Ottocento: l’aria di Rosina "Una voce poco fa" dal Barbiere di Siviglia di Rossini e l’aria di Giovanna "Per questa fiamma indomita" da Anna Bolena di Donizetti. Biglietteria del Manzoni 0573.991609; 27112

Chiara Caselli