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La socialità distrutta: "La casa del popolo in ginocchio per i danni. Proseguire sarà dura"

Il grido di aiuto arriva dal circolo Arci di via Galilei a Quarrata. La consigliera Gradi: "Il fango si è portato via tante cose. Serviranno almeno 30mila euro". Avviata una sottoscrizione.

La socialità distrutta: "La casa del popolo in ginocchio per i danni. Proseguire sarà dura"

Danni ingenti al circolo Arci di Quarrata di via Galilei per la disastrosa alluvione che ha colpito la città. Un duro colpo per un luogo di aggregazione storico che appartiene alla comunità, nato nel dopoguerra per iniziativa di diversi cittadini di Quarrata, e che ha ospitato in passato cantautori famosi ed è stato set per alcune scene di un film di Roberto Benigni. Come è accaduto per buona parte delle attività commerciali e delle abitazioni del centro cittadino, anche la Casa del Popolo ha subito l’ondata di acqua e fango che ha invaso i locali del bar (dato in gestione a terzi), portandosi via o sciupando arredi, infissi e elettrodomestici. Ma è soprattutto nel magazzino situato nel seminterrato che la conta dei danni sale vertiginosamente, arrivando in totale, facendo un calcolo approssimativo, intorno ai 30mila euro.

"Nel magazzino il fango arrivava fino al soffitto – racconta Elisabetta Gradi, consigliera del circolo – lì erano conservate le scorte del bar, che ovviamente sono state buttate via. Ma in quel seminterrato ci sono anche i congelatori, il montacarichi, l’autoclave e il sistema di deumidificazione e areazione, i motori dei frigoriferi del bar. Solo questi ultimi sono ripartiti fortunatamente dopo l’intervento di un tecnico, ma sono comunque stati danneggiati".

"Le spese per le opere edili, le pareti di cartongesso, l’imbiancatura, arredi e attrezzature varie le diluiremo nel tempo, quando avremo i mezzi. Tutto il resto però fa parte dei lavori urgenti da fare. Per il momento – prosegue Gradi – alcuni interventi tampone hanno permesso al bar di riprendere un minimo l’attività. Abbiamo cercato di recuperare quello che era possibile". Troppo a lungo infatti tutte le apparecchiature sono rimaste immerse nell’acqua, prima che la cantina venisse svuotata con delle pompe. "Abbiamo avuto l’aiuto di una decina di ragazzi volontari che ci hanno aiutato a spalare il fango: ci sono voluti tre giorni, stando con la mascherina per resistere al cattivo odore che si era creato in quel luogo chiuso a causa del fango e dell’acqua dell’alluvione – aggiunge la consigliera –. Occorrerà poi rifare prima o poi l’impianto elettrico e idraulico, molti tubi sono saltati".

E non è finita qui: il circolo ha un’intera ala adibita a sala da ballo e discoteca, il Tamburo della Luna, e nel piano di sotto erano conservati l’attrezzatura per l’impianto musicale, il mixer, gli amplificatori e tutto ciò che serve per i dj set. "Tutto da buttare – conclude Gradi – e poi non sappiamo quali ulteriori problemi potranno saltar fuori sul lungo periodo". Per aiutare il circolo è stata avviata una raccolta di fondi il cui impiego per dovere di trasparenza sarà documentato, a cui stanno già rispondendo diversi cittadini. A coloro che volessero dare il proprio contributo, il circolo ricorda che è possibile effettuare un versamento intestato a: Circolo Arci Quarrata APS, all’iban IT50 Z0892270500000000013508 presso Banca Alta Toscana

Daniela Gori