REDAZIONE PISTOIA

La morte di Magrini Ds di grandi squadre

Braccio destro di Melani. Portò la Pistoiese in serie A. Aveva cominciato. come segretario al Cintolese

Dal Cintolese alla serie A. Guglielmo Magrini è stato un grande protagonista del calcio toscano. Se n’è andato ieri, all’età di 90 anni. Negli anni ’70 era segretario della squadra del Cintolese, suo paese d’origine, quando venne scoperto da Marcello Melani che appena arrivato in Valdinievole, era diventato presidente del Pieve a Nievole. Ma nonostante le spese faraoniche (in porta c’era l’ex nazionale Sarti) il Cintolese di Magrini arrivò davanti alla Pieve. Così Melani lo volle con sè all’Unione Valdinievole, a tempo pieno. Così Magrini diventò dirigente a tempo pieno, allora ancora non si parlava di direttore sportivo. Melani lo volle anche nella Pistoiese e Magrini ripagò della fiducia portando la squadra in serie A. Magrini rimarrà sempre legato al "Faraone", che nelle interviste chiamerà sempre "Il mio presidente". Guglielmo è nato a Cintolese (frazione di Monsummano Terme) nel 1930 e per diversi anni si occupò della squadra locale in veste di segretario. Allora la dizione di direttore sportivo non era stata ancora inventata, comunque i compiti erano gli stessi e cioè si trattava di interessarsi agli acquisti-cessioni della squadra oppure visionare i giovani talenti da tesserare per il Cintolese e così via. Ma nel suo curriculum c’è anche il Montecatini, anche qui con l’arrivo in serie C. E poi ancora Viareggio, Lucchese, Pisa. Ovunque Magrini lasciò ottimi ricordi. Negli ultimi tempi è stato poi a Borgo a Buggiano dove ricostruì una società che era ormai in difficoltà.

La salma di Magrini è esposto da ieri sera nella cappella del commiato di Pittini.

Gabriele Galligani