La maestra torna libera ma sospesa

Il tribunale del riesame di Firenze ha revocato gli arresti domiciliari alla maestra sessantenne accusata di maltrattamenti ai bambini della scuola materna. Le è stato vietato di insegnare per un anno.

La maestra sessantenne accusata di maltrattamenti nei confronti dei bimbi della scuola materna a lei affidati non è più agli arresti domiciliari. Il tribunale del riesame di Firenze ha accolto il ricorso che era stato presentato dal difensore dell’insegnante, l’avvocato Gerardo Marliani del foro di Pistoia. Un ricorso, come si legge nel dispositivo, parzialmente accolto: l’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Pistoia Luca Gaspari, il 16 aprile scorso, e impugnata da Marliani, è stata riformata e gli arresti domiciliari con il controllo a distanza (il braccialetto elettronico), sono stati sostituiti con un’altra misura: i giudici del riesame, con la decisione pronunciata il 30 aprile e depositata ieri, hanno vietato alla maestra di esercitare l’attività di insegnante per un anno e hanno quindi disposto la sua liberazione. La donna era comparsa il 23 aprile davanti al gip e si era avvalsa della facoltà di non rispondere. "Chiariremo ogni cosa – aveva spiegato all’uscita dal tribunale l’avvocato Gerardo Marliani (nella foto) –, ma prima abbiamo chiesto di poter visionare i video delle telecamere che i carabinieri hanno nascosto dentro la scuola". Le riprese erano iniziate il 9 dicembre 2023 e sono proseguite fino a metà febbraio 2024. Poi l’insegnante si era assentata per malattia ed è rientrata poco prima che scattasse la misura cautelare degli arresti domiciliari. Marliani aveva rilevato che la misura più idonea per una insegnante anziana di 60 anni sarebbe stata la sospensione dalla professione, e così è stato.

l.a.