La legge punisce chi diffonde false notizie Riconoscere le "bufale", per evitare sanzioni

Il rischio in rete è quello di commettere o diventare vittime di questo reato. Ecco come tutelarsi.

La legge punisce chi diffonde false notizie  Riconoscere le "bufale", per evitare sanzioni

La legge punisce chi diffonde false notizie Riconoscere le "bufale", per evitare sanzioni

Le fake news - dette anche bufale - sono notizie false che possono sembrare vere, basate su fatti non reali o falsificati e messe in circolazione da fonti poco affidabili. Come un virus, possono contagiare tutti. Pubblicare o condividere notizie false rappresenta un reato, come leggiamo nell’articolo 656 del Codice penale.

La norma sanziona "chiunque pubblica o diffonde notizie false, esagerate o tendenziose, per le quali possa essere turbato e messo in pericolo l’ordine pubblico…".

Il rischio in rete di commettere o diventare vittime di questo reato non riguarda solo i giovani, ma anche gli adulti che cadono in errori a causa di notizie che contribuiscono a formare una falsa rappresentazione della realtà. Le fake news non sono novità dell’era tecnologica.

Fin dall’antichità gli esseri umani hanno condiviso "bugie": gli stregoni che avevano il potere di guarire, il mostro di Lochness, gli ufo, fino alle migliaia di "bugie in rete" dei nostri giorni.

Impariamo tutti a difenderci, leggendo criticamente e controllando l’attendibilità delle notizie.

Dunque non creare e soprattutto non condividere notizie senza averle capite e verificate! Solo così possiamo fronteggiare la valanga di bugie in rete.