SAVERIO MELEGARI
Cronaca

Intervento da record. Operata al femore a 103 anni. La signora Dina è già in piedi

Sono in aumento gli interventi agli ultracentenari, con una precoce ripresa. Merito di tecniche chirurgiche e ortogeriatria. Soddisfazione al San Jacopo.

La signora Dina con l’equipe del San Jacopo

La signora Dina con l’equipe del San Jacopo

Un intervento chirurgico per una frattura del femore, sostanzialmente un qualcosa che oramai rientra nella routine quotidiana per un nosocomio, che però ha le sembianze di record, o quasi, per il San Jacopo. In questi giorni, infatti, a finire sotto i ferri è stata la signora Dina alla veneranda età di 103 anni: la paziente è stata operata dallo staff del dottor Luca Turelli, direttore della struttura ortopedica, in collaborazione e con il supporto del personale del blocco operatorio che invece si muove sotto l’egida della dottoressa Tania Fioravanti. L’altro aspetto che fa passare l’intervento da routinario ad incredibile è la precoce ripresa a livello deambulatorio visto che nonna Dina, dopo sole 48 ore dall’operazione, si è alzata in piedi.

"L’eccellente risultato è reso possibile dall’ortogeriatria – spiega il direttore sanitario dell’ospedale, Lucilla Di Renzo – il percorso che dopo l’operazione chirurgica fa tornare a camminare precocemente gli anziani fratturati, anche ultracentenari. Tale percorso prevede una stretta collaborazione tra ortopedico, geriatra, anestesista, infermiere, fisioterapista e, se richiesto, anche l’assistente sociale, così da affrontare i numerosi problemi conseguenti alla frattura di femore con un approccio multidimensionale e multiprofessionale". Alla luce di questo, appare ancora più evidente come in questa fase l’ultracentenaria Dina si trovi sotto stretta osservazione nel setting A chirurgico assista dall’infermiera Raffaella Marovelli che svolge il proprio lavoro in affiancamento all’equipe della dottoressa Elisabetta Tonon, direttrice di Geriatria e con il supporto dello staff di fisioterapia sotto il controllo di Mariella Agresti.

"Sono sempre più frequenti interventi che riguardano pazienti ultracentenari – aggiunge Stefano Michelagnoli, direttore del dipartimento delle specialistiche chirurgiche – questo avviene grazie alle tecniche operatorie adottate che permettono, anche ai più anziani, un recupero precoce e sono notevoli anche le abilità dei nostri sanitari nel trattare persone così estremamente fragili. Tempo fa al San Giovanni di Dio è stato operato un paziente di 105 anni, a testimoniare che l’aspettativa di vita si è ormai allungata e che la presenza degli ultracentenari nelle nostre sale operatorie è sempre più frequente". Per la signora Dina quindi, a 103 anni, l’opportunità di tornare a camminare regolarmente nonostante la rottura del femore.

"All’arrivo del paziente in ospedale – conclude Elisabetta Tonon – si indaga sulle modalità della caduta, lo stato funzionale e quello cognitivo, stabilizzate le eventuali patologie acute e, quindi, preparato al meglio all’intervento chirurgico. Se necessario, poi, vengono anche attivate ulteriori consulenze specialistiche e nella fase post-operatoria oltre alla gestione del dolore i sanitari cercano di prevenire tutte quelle complicanze che possano condizionare negativamente il recupero funzionale".

S.M.