
La vicesindaco Celesti, Ance e Confindustria alla firma del protocollo
PISTOIA
Una nuova strada per inserire nelle aziende edili della provincia migranti che aderiscono al progetto di accoglienza di cui il comune di Pistoia è capofila oppure sostenuti dal bando prefettizio "Giovani e Comunità". E’ questo il senso del protocollo sottoscritto nella sede della Cassa e Scuole Edile tra Ance Toscana Nord (Confindustria), Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil, alcune cooperative e la stessa scuola: presente anche il Comune al momento della firma con la vicesindaco Anna Maria Celesti. La sostanza del documento è semplice e mirata: 24 ore di alfabetizzazione specifica per i rudimenti del mestiere, sedici di formazione sulla sicurezza e centosessanta di pratica in cantiere, il tutto con l’affiancamento da parte di un mediatore culturale. "Il primo stimolo – afferma il presidente di Ance Toscana Nord Giacomo Salvi – per questo percorso arriva dal fatto di dover immettere nuove energie nei cantieri: il settore, nonostante sia in buona salute fatica a trovare maestranze. Via via che ci siamo avvicinati al mondo delle cooperative ci siamo convinti di compiere un’azione socialmente utile, capace di rimuovere attraverso il lavoro quegli ostacoli che favoriscono la crescita umane e professionale delle persone meno fortunate. Vorrei ringraziare il Prefetto di Pistoia che per prima ci ha indicato la strada da percorrere".
La partenza è già scritta ed impostata: due classi di allievi, ognuna composta da dieci persone e per favorire la presenza la Scuola Edile finanzia interamente il trasferimento fornendo abbonamento a mezzi pubblici da e per i centri di accoglienza, un pasto nel caso in cui le lezioni occupino l’arco dell’intera giornata e la gratuità delle dotazioni di sicurezza che dovranno essere indossate poi in cantiere. Al momento le aziende del territorio che sono iscritte ad Ance Toscana Nord ed alla cassa edile provinciale hanno già ricevuto la richiesta di impiegare in formazione i corsisti. Il protocollo è aperto a quanti intendano aderire successivamente per un percorso sicuramente interessante e che lancia un segnale davvero importante: inserire nel contesto sociale, economico e produttivo delle persone che sono arrivate in Italia in cerca di fortuna ma che, ancora, devono trovare la propria strada. Le sigle sindacali hanno espresso grande soddisfazione ("ulteriore strumento per favorire l’incrocio tra domanda e offerta") così come delle cooperative coinvolte ("auspichiamo che progetti come questo siano solo l’inizio di sinergie con altri settori lavorativi" dicono da "Giovani e Comunità").
"Si tratta di un protocollo che coniuga le esigenze di forza lavoro nel settore con l’esigenza di inclusione sociale – conclude la vicesindaca Celesti – e nei prossimi mesi la platea degli aderenti al protocollo verrà allargata con l’adesione dei soggetti istituzionali del territorio". Il progetto afferisce alla rete Sai che ha 67 posti complessivi dedicati all’accoglienza di secondo livello rivolta a uomini singoli beneficiari di asilo politico, richiedenti protezione internazionale vulnerabili e neomaggiorenni con prosieguo amministrativo: gli ospiti arrivano prevalentemente da paesi africani e sono distribuiti fra Pistoia, Agliana, Quarrata, Serravalle Pistoiese, Pieve a Nievole e Monsummano.
S.M.