REDAZIONE PISTOIA

In piazza contro l’inceneritore. E lo slogan è già pronto: "La Piana dice basta"

Il gruppo "IononCisto" ha preparato il programma della manifestazione di sabato 16 marzo. Intanto i Cinque Stelle: "Subito la chiusura dell’impianto e la salvaguardia dei posti di lavoro".

Il gruppo IononCisto sta preparando la manifestazione per la chiusura dell’inceneritore che si terrà sabato 16 marzo alle ore 16 in piazza Matteotti. Gli organizzatori hanno dato già comunicazione alla questura. La manifestazione si svolgerà in piazza, ma ci potrebbe essere anche un corteo diretto al municipio. Lo slogan sarà: "La Piana dice basta dopo dieci anni di mancate promesse", con il riferimento esplicito alle dichiarazioni e agli atti con cui i sindaci, i consigli comunali e anche il consiglio regionale avevano preso posizione per la dismissione dell’impianto di Montale entro la fine del 2023 e poi entro la fine del 2024. Le finalità dell’iniziativa sono espresse in tre frasi: "Per l’ambiente, per la chiusura dell’inceneritore di Montale, per la salvaguardia e l’aumento dei posti di lavoro". Su quest’ultimo punto, la tutela dei 34 dipendenti che lavorano all’impianto, le diverse componenti di Iononcisto hanno reagito con indignazione a un comunicato di Cgil, Cisl e Uil che manifestava la preoccupazione per la perdita dei posti di lavoro in conseguenza della dismissione dell’impianto. Tra le reazioni a quel comunicato si registra anche quella del gruppo territoriale del Movimento 5 stelle Pistoia e la Piana: " Siamo sempre stati dalla parte dei lavoratori e abbiamo sempre chiesto ai Comuni proprietari la chiusura dell’impianto preservando i posti di lavoro dei dipendenti". Il movimento ricorda di aver sempre sostenuto la necessità: "Di convertire la struttura in un ambiente di riciclo e riuso dei materiali, riconversione che, rispettando a pieno le direttive europee in tema di riduzione dei rifiuti, avrebbe triplicato i livelli occupazionali con anche guadagni per l’azienda vendendo i materiali riciclabili". Il M5s ritiene che sia solo "una mossa elettorale" la proposta dei sindaci di prorogare la chiusura dell’impianto per informare i cittadini e poi far decidere a loro in un referendum: "Hanno avuto cinque anni per poter attuare un’informazione precisa e nonostante che nei vari consigli comunali le opposizioni abbiano chiesto continuamente che iniziassero a muoversi in questa direzione, non hanno mai fatto niente, perché non c’è mai stata la volontà di spegnimento dell’impianto.

"Chiediamo ai sindaci di iniziare immediatamente un percorso per la chiusura dell’impianto d’incenerimento e riutilizzare la struttura, preservando i posti di lavoro, per un’economia circolare. Invitiamo i sindacati a confrontarsi anche con il comitato “iononCisto“ (foto) che si è sempre dichiarato a favore della conservazione dei posti di lavoro".

Giacomo Bini