
Ha rotto il braccialetto elettronico per due volte, ed è stato arrestato dai carabinieri. Manolo Bagni, 24 anni di Quarrata, stava scontando una misura restrittiva per stalking agli arresti domiciliari in un’abitazione di proprietà a Donoratico. Ma volte ha tentato di togliere il braccialetto elettronico. E ogni volta, il dispositivo che è una facilitazione per chi deve scontare misure restrittive evitando il carcere, ha dato l’allarme alla centrale operativa dei carabinieri.
Il giovane ha anche preso a calci l’auto di un vicino. Così alla fine il magistrato ha deciso per l’arresto e il trasferimento nel penitenziario Le Sughere di Livorno. Una situazione peggiore rispetto al fatto di poter trascorrere gli arresti domiciliari nella propria abitazione. Ma evidentemente il giovane non è riuscito a mantenere la calma.
Nei mesi scorsi, stando alle accuse si è reso responsabile di una lunga serie di danneggiamenti alle auto dei vicini di casa in un condominio di Quarrata, e la situazione in zona si è talmente esasperata da far scendere in strada decine di residenti che volevano farsi giustizia da soli. Solo l’intervento delle forze dell’ordine in quell’occasione ha evitato il peggio. Il giovane, tra l’altro, ha anche danneggiato le auto private di due carabinieri di Quarrata. Le sue gesta di ‘danneggiatore seriale’ sarebbero motivate dal ritiro della patente, la scorsa primavera, da parte dei carabinieri di Donoratico. Un provvedimento che Bagni ritiene ingiusto e di cui si è voluto vendicare in questo modo.