In 13 anni 2.300 Sos. Abusi e maltrattamenti fenomeno inarrestabile. Ora impegno concreto

La maggior parte delle richieste ai Cav riguarda il supporto psicologico. Emerge il dato della Valdinievole: il 13,3% aveva bisogno di protezione. Pistoia però resta ancora un capoluogo privo di una casa rifugio.

In 13 anni 2.300 Sos. Abusi e maltrattamenti fenomeno inarrestabile. Ora impegno concreto

In 13 anni 2.300 Sos. Abusi e maltrattamenti fenomeno inarrestabile. Ora impegno concreto

Hanno bussato a quella porta o telefonato a quel numero in cerca di un aiuto, per tentare di interrompere una spirale di violenza e offesa troppo pesante da poter sopportare ancora. Sono più di 2.300 le donne che in tredici anni si sono rivolte ai centri antiviolenza di Pistoia (Aiutodonna della Sds Pistoiese aperto dal 2006 e 365giornialfemminile operativo dal 2004), 212 di queste nel solo 2022, con punte di contatti (265) registrate nel 2019. A tracciare il bilancio e a segnare il passo per il futuro chiamando a un forte impegno in particolare nell’ambito della prevenzione è il 15° Rapporto sulla violenza di genere in Toscana, articolato documento che ogni anno raccoglie e analizza i dati provenienti dai centri e dalle reti antiviolenza del territorio regionale. Niente cambia purtroppo sul fronte di chi perpetra offesa e violenza sulla donna: nel 51,4% dei casi (dato toscano) l’autore della violenza e` il partner attuale, nel 25,84% e` l’ex partner e nel 11,5% un membro della famiglia. La maggior parte delle donne che si siano rivolte ai Cav provinciali nel 2022 lo ha fatto chiedendo nella maggior parte supporto e consulenza psicologica (96%), ma anche semplice ascolto (58,4%) e consulenza legale (29,2%), segno questo che la battaglia contro l’aggressore ha intrapreso una strada formale.

Il dato si rafforza in particolare in Valdinievole dove fa riflettere quel 13,3% di donne che ha richiesto un pronto intervento o persino una messa in sicurezza fisica. Un altro aspetto significativo emerge nel rapporto ed è quello relativo alle Case Rifugio in Toscana, con 129 posti letto autorizzati in regione. Ma è Pistoia la grande assente in questo conteggio, unica provincia a rimanere "ancora completamente scoperta sebbene qui si registri la presenza di un Cav già dal 2006".

Per un primato in negativo ce n’è un altro in positivo che riguarda il cosiddetto Protocollo Zeus in uso alle forze di polizia che introduce la cosiddetta ingiunzione trattamentale nei decreti di ammonimento, ovvero non punire ma educare, recuperare, aggiungendo al monito l’invito all’autore di violenza a intraprendere un percorso di riabilitazione. La questura di Pistoia è stata tra le prime a sottoscrivere il protocollo nel 2021 in accordo con il Cam-Centro ascolto uomini maltrattanti di Firenze. Altri dati numerici spot che devono necessariamente aprire alla riflessione: 109 sono i bambini vittime di maltrattamenti in famiglia secondo le segnalazioni agli organi giudiziari nel 2022, che salgono addirittura a 190 in Valdinievole.

Ma cosa accade nell’ambito della prevenzione, del lavoro di rete sul territorio pistoiese andando a guardare al lavoro della Provincia? Formazione, informazione e sensibilizzazione anche in ambito scolastico per le secondarie di primo e secondo grado nonché l’assegnazione di borse di studio destinate a studentesse universitarie in ambito Stem (valore individuale di mille euro per dieci voucher) per mano e operatività degli uffici di presidenza e di Pari opportunità. Ma importante è anche il ruolo importante della Sds che, oltre all’operatività di Aiutodonna, attorno al tema dibatte, incontra, racconta.

Linda Meoni