La sua eco è così universale, così immune ai segni del tempo che raccontare cosa ha significato per il mondo intero un libro come "Il piccolo principe" apparirebbe inutile. E invece quel che vale la pena è conoscerne il ‘dietro le quinte’, la vita epica del suo autore Antoine de Saint-Exupéry. Accadrà domani, alle ore 18 nella sede della Fondazione Vivarelli (via Felceti 11), dove si è scelto di celebrare l’ottantesimo anniversario della pubblicazione di questo straordinario classico che da altrettanti anni conquista il cuore di grandi e piccini. Uscito per la prima volta a New York il 6 aprile 1943, il libro ottiene un immediato successo mondiale.
Ma Antoine riprende subito la sua vita avventurosa. Non sa stare senza volare mentre l’Europa brucia e ai primi del 1944 si arruola nelle forze alleate. Di base ad Alghero, è addetto ai voli di ricognizione e ai rilievi fotografici della Francia meridionale in vista di un eventuale sbarco alleato. Il 31 luglio 1944 partì dalla Corsica per il suo ultimo volo: Antoine de Saint-Exupéry non ritorna alla base. Aveva 44 anni. Il 25 agosto Parigi viene liberata. Ed è proprio ad Alghero, in Sardegna, che è nato un suggestivo museo la cui collezione vuole ripercorrere sì la vita dell’autore ma in particolare il periodo della sua permanenza ad Alghero. Durante la conferenza Massimiliano Fois, direttore di quello stesso museo, e Raimondo Tilloca, presidente del Parco naturale regionale di Porto Conte (dove ha sede il museo) approfondiranno uno dei libri più letti nel mondo e la vita epica, vissuta con entusiasmo e ispirazione poetica, di Antoine de Saint-Exupéry. A seguire ai partecipanti verrà servito un apericena. Per informazioni 0573.477423; [email protected]
l.m.