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Il mistero della seconda evasione L’avvocato: "Mi dovrà dire perché"

I carabinieri non lo avevano trovato in casa la mattina di martedì 6 giugno: era uscito alle otto e mezzo. Intanto la famiglia si prepara a dire addio a Ottavina. La cerimonia sarà in forma strettamente privata.

Il mistero della seconda evasione L’avvocato: "Mi dovrà dire perché"

Ruscio è in carcere, a Prato, dalla tarda mattinata di martedì 6 giugno su ordinanza del tribunale di sorveglianza di Firenze dopo la segnalazione, da parte della Procura di Pistoia, dell’evasione della prima mattina del primo giugno, quando si era recato a casa della madre. La sua finestra, per uscire di casa, era dalle dieci a mezzogiorno. Ma le evasioni dell’uomo erano state due. Il 6 giugno, alle nove e mezzo della mattina, i carabinieri si erano presentati alla sua abitazione, nella prima campagna pistoiese, per notificargli l’ordinanza del tribunale di sorveglianza e accompagnarlo in carcere. Ma non c’era. Era uscito alle otto e mezzo. Era stato poi rintracciato e condotto in caserma per le formalità. Una circostanza che avrà anche questa conseguenze per l’indagato e che ci viene confermata dal suo difensore, l’avvocato Francesco Stefani di Firenze. "Non ho idea del perché fosse uscito di casa martedì mattina – ci ha detto Stefani ieri sera –. Ma sarà una delle cose che gli chiederò domani (oggi) quando mi recherò in carcere per parlare con lui".

L’avvocato Stefani ha sempre sottolineato lo stato di prostrazione in cui è caduto Patrizio Ruscio, 60 anni, ragioniere, persona molto conosciuta in città e in periferia. In carcere viene monitorato continuamente, nel timore che si possa fare del mare.

C’è comunque un fronte di consapevolezza che era emerso nel corso del lungo interrogatorio davanti ai due pubblici ministeri Leonardo De Gaudio e Linda Gambassi, che dirigono le indagini del carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale e della Stazione di Pistoia. Come ci aveva già riferito l’avvocato Stefani, Ruscio aveva ammesso di aver causato, nelle sue vicende, molto male alla sua famiglia.

Una famiglia che affronta giorni di grandissimo dolore e che ora si prepara all’addio a Ottavina Rita Maestripieri.

Non appena la magistratura concederà il nulla osta, e ci vorrà ancora qualche giorno, ci saranno i funerali della gentile e amata novantenne. Sarà una cerimonia che si svolgerà in forma strettamente privata, anche se, sicuramente, sarebbero tantissime le persone che le vorrebbero rendere l’ultimo saluto. Ma è un desiderio che deve essere rispettato.

lucia agati