Il Michi Bistrò cambierà volto "Ma la proprietà resta pistoiese"

Cessione imminente per il centralissimo locale. Andreotti: "Lascio anche per i problemi legati alla piazza"

Il Michi Bistrò cambierà volto  "Ma la proprietà resta pistoiese"

Il Michi Bistrò cambierà volto "Ma la proprietà resta pistoiese"

Già da diverso tempo il portone del "Michi Bistrò" nel salotto buono della città, ovvero piazza Duomo, risulta essere sempre chiuso. Un’assenza, quella di tavolini, camerieri e clienti che non passa inosservata, tanto che le voci più disparate hanno iniziato a rincorrersi nei vicoli e nelle strade del centro cittadino. Anche perché le sedute all’aperto rappresentavano, da anni, un ritrovo richiestissimo nei giorni di mercato e la location giusta per un tranquillo aperitivo serale fino al dopo cena. Ed è tutto vero: "Michi", anche nella sua versione di "Macché Michi – Sushi bar" passa la mano. Non si tratta di una chiusura vera e propria ma di un cambio di proprietà che vede uscire di scena Daniele Andreotti, da diciassette anni alla guida del "Voronoi" in piazzetta degli Ortaggi, assieme a Luca Cigna, Valerio Chesi e Massimo Breschi: al loro posto arriverà una nuova proprietà ed una nuova insegna ma, quel che è certo, è che sarà ancora pistoiese, nella fattispecie persone già attive nel mondo della ristorazione e dell’accoglienza.

"Avevo la possibilità di poter vendere il locale anche a investitori stranieri ed a cifre decisamente più alte di quelle con le quali chiuderemo l’accordo – ammette Andreotti – ma alla fine devo dire che mi riempie d’orgoglio cedere l’attività ad un collega pistoiese che reputo capace e, oramai, ben strutturato in questo settore e che dovrebbe rilanciare prevalentemente la parte di bar e pasticceria. Per quanto mi riguarda, l’avventura del ’Macché Michi’, che è stata molto positiva ed importante, me la porterò dietro con lo stesso nome: la mia storia del resto, lo dice, che non mi fossilizzo mai su un unico luogo dove svolgere il lavoro e ci saranno altre esperienze da vivere. La parte sushi-bar, per il momento, si trasferirà al ’Voronoi’ per tutta l’estate – aggiunge – perché i clienti li vogliamo tenere legati a noi e poi vedremo successivamente quel che succederà".

Una storia tormentata quella degli ultimi anni del locale "in" di piazza Duomo: prima la pandemia e tutte le restrizioni, poi la ripartenza alquanto lenta (come per tutti) e, infine, le polemiche per non poter lavorare liberamente in occasione dei grandi eventi estivi che animano la piazza. Uno dei motivi per i quali, senza tanti giri di parole, ha convinto l’ormai ex titolare a passare la mano. "Devo dire che le problematiche avute in piazza rappresentano una parte consistente della scelta che ho preso – confessa Andreotti – a maggio sarebbero stati cinque anni di presenza del ’Michi’ e in mezzo ce ne sono stati anche due di pandemia. Sono molto felice di tutto quello che abbiamo fatto perché lavorare in piazza Duomo è molto bello al di là delle vicissitudini che ci sono stato. Certo non mi sarei aspettato che i grandi eventi, alla fine, divenissero controproducenti per l’attività – attacca –: altrove serate del genere portano lavoro, qui te lo tolgono. Ci sono state delle incongruenze che non mi sono andate proprio andate giù, vedendo appunto quello che succede vicino a noi", conclude con un po’ d’amarezza Andreotti.

Saverio Melegari