Più bravi e più veloci nel superare gli esami universitari, forti di una preparazione scolastica che appare evidentemente tra le più solide che altrove in città (e anche in Toscana, con un ottimo secondo posto). Sono gli studenti del liceo scientifico "Duca d’Aosta" (nella foto grande il preside, a sinistra, Paolo Biagioli) che nella lettura dei numeri forniti annualmente dalla Fondazione Agnelli nel rapporto Eduscopio – dove si vanno a valutare gli andamenti universitari allo scopo di ottenere indicazioni di qualità sull’offerta formativa delle scuole superiori da cui gli studenti provengono – si confermano per il terzo anno consecutivo i migliori a Pistoia e provincia, facendo così guadagnare al loro istituto il primato fra le scuole al top.
Un indicatore su tutti, il cosiddetto indice Fga espresso in centesimi che tiene conto sia della bravura (media) che della rapidità degli studenti nel superare gli esami, racconta il primo posto dello scientifico: 88.30, con un superamento dello stesso indice espresso nel 2020, che fu di 86.70. Come dire, primi ma anche con nuovi e ulteriori margini di miglioramento per il futuro. Quasi 83 su 100 la media conseguita agli esami di maturità per i ragazzi dello scientifico, numero anche questo in crescita se raffrontato a quello di cinque anni fa (quasi 78100). Un’altra conferma arriva dalla diminuzione di altri due indicatori, quello di coloro che non si immatricolano all’università e quello di coloro che invece si iscrivono all’università ma non superano il primo anno, entrambi a quota 2%.
Restando nell’ambito liceale, eccoci in casa Forteguerri (foto sopra), dove l’indice Fga si attesta a 84.14. Al classico ci si "matura" con votazione media 81.6 e c’è una percentuale di abbandono universitario al primo anno (principalmente facoltà umanistiche) del 7%, la stessa circa di quegli studenti che invece all’interno del Forteguerri scelgono il percorso scienze umane ed economico sociale, tutte in calo rispetto agli anni precedenti.
Tra gli studenti degli indirizzi del "Pacini" più performanti troviamo quelli che hanno frequentato le scienze applicate (indice Fga 77,21100), ma i più bravi sono quelli del linguistico che mediamente escono dal liceo con votazione di 84 su 100 pur detenendo un altro primato che è quello dell’abbandono degli studi: in cinque anni la percentuale dei non iscritti a un qualsiasi ateneo è salita di cinque punti, passando dal 24% del 2016 all’attuale 29%.
Risulta piuttosto alto il dato dei non immatricolati (66%) per gli ex studenti del liceo artistico Petrocchi, ma questo numero bisogna spiegarlo probabilmente con il fatto che lo studio della Fondazione Agnelli non contempla nel ventaglio degli studi successivi le Accademie d’arte, percorso che in molti potrebbero aver scelto dopo la scuola; cresce infine il tasso di abbandono degli studi anche per i ragazzi delle Mantellate, con rendimenti migliori per chi frequenta il percorso scientifico (indice Fga 60,23).
E ancora, sceglie di interrompere gli studi dopo le superiori il 51% degli studenti del Fedi-Fermi (Fga a 64,15) e il 43% degli studenti del Capitini di Agliana (Fga a 64,72), ma qui il dato più interessante da osservare è quello che riguarda l’inserimento nel mondo del lavoro, leggibile anche per l’istituto Einaudi e per il De Franceschi-Pacinotti: i primi a trovare occupazione appena usciti dalla scuola sono gli ex Fedi-Fermi, con forme contrattuali però a breve scadenza. Sono infine i ragazzi del Capitini e del De Franceschi-Pacinotti (categoria servizi) che più degli altri studenti che escono dai licei ottengono il posto fisso a due anni dal diploma (rispettivamente il 12,9 e il 12,5%).
linda meoni