Il giardino ’Capaci’. Un nuovo spazio verde nel segno della legalità e della lotta alla mafia

L’area è stata inaugurata con i bimbi della primaria di Candeglia. Presente Tina Montinaro, vedova del capo-scorta del giudice Falcone.

Il giardino ’Capaci’. Un nuovo spazio verde nel segno della legalità e della lotta alla mafia

Il giardino ’Capaci’. Un nuovo spazio verde nel segno della legalità e della lotta alla mafia

La strage di Capaci, dove persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta: Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo, sarà ricordata per sempre a Mattia, poco sopra Candeglia. Qui è stato inaugurato il giardino pubblico in via Giuseppe Pietri. Si chiama "Capaci", in memoria di quanto accaduto il 23 maggio 1992. Memoria che dovrà servire alle nuove generazioni, rappresentate per l’occasione dai bambini delle classi quinta A e quinta B della scuola primaria Gianni Rodari di Candeglia, per sottolineare l’importanza della lotta alla mafia e all’illegalità. Una battaglia che da anni viene portata avanti da Tina Montinaro, vedova di Antonio, che ha voluto essere presente alla cerimonia. "Giornate come queste, oltre che emozionarmi, mi fanno capire che mio marito non è morto invano. Quando starete qui – ha aggiunto, rivolgendosi ai bambini, dovete dire ’capaci’. Capaci di che? Capaci di cambiare. Capaci di dire no alla mafia e di ricordare sempre che a Capaci ci sono stati uomini che hanno dato la vita per tutti quanti noi. Pistoia ha sempre dato il suo contributo – ha poi concluso Tina Montinaro –, come quando ha ospitato la teca contenente la Quarto Savona Quindici (l’auto blindata su cui viaggiavano gli agenti della scorta di Falcone nel giorno della strage), e l’intitolazione a Capaci di questo giardino ne è la conferma".

Un gesto doveroso ma significativo per il sindaco Alessandro Tomasi. "In questo modo restituiamo qualcosa a Tina, che ha donato tanto della sua esperienza alla nostra città con varie visite nelle scuole", ha affermato il primo cittadino. Al suo fianco anche l’assessore regionale alla legalità Stefano Ciuoffo e i rappresentati istituzionali del territorio. L’area verde è stata completamente riqualificata dal Comune con la messa a dimora di una sessantina di alberi, una nuova area giochi per bambini formata da uno scivolo, altalene, il bilico e la palestrina. Presente anche un campo per il calcetto. L’area è inoltre dotata di panchine e cestini porta rifiuti. Infine sono stati ripristinati i viali interni, installate due fontanelle e un nuovo impianto di irrigazione.

Dopo l’inaugurazione del giardino, si è svolto un incontro con gli alunni della scuola primaria Gianni Rodari di Candeglia, culminata con la scopertura di un murale dedicato ad Antonio Montinaro, realizzato dallo street artist pistoiese Ldb. Per l’associazione Vento e Vertigine, co-promotrice dell’evento, la cerimonia di ieri è stata anche l’occasione per presentare il progetto "Il giardino diffuso della legalità", il cui obiettivo è quello di far nascere in ogni comune della Regione un giardino intitolato a una vittima del dovere.

Francesco Bocchini