Il flauto magico di Emma, il sogno è realtà

Un talento prodigioso, oggi suona con le migliori orchestre giovanili d’Europa. Il trionfo con la Leonore al Manzoni e poi ad Amburgo

Suona con le migliori orchestre giovanili d’Europa, si è formata con gli insegnanti più rinomati, ma il suo percorso è cominciato alla Mabellini, nella classe del maestro Riccardo Lippi. Emma Longo, classe 2001, pistoiese doc, aveva appena nove anni quando mamma Cristina e nonna Daniela, appassionate di musica, si sono messe in cerca di un bravo insegnante che potesse soddisfare il desiderio della bimba: quello di diventare una flautista. E non è stato un semplice gioco da ragazzi: la passione è cresciuta col tempo, accompagnandosi a uno studio intenso e a una buona dose di spirito di sacrificio, soprattutto quando da adolescente, studentessa al Liceo Classico Forteguerri, ha perseverato con accanimento nell’esercizio quotidiano e ha voluto seguire il suo maestro al Conservatorio di La Spezia. Avanti e indietro tra Pistoia e la Liguria, ma come sempre succede, buon sangue non mente.

Anche il padre Dario è un artista e concilia la sua vocazione con la gestione del ristorante di famiglia, Il Focolare di Momigno, nel cuore di tanti pistoiesi. La mamma, Cristina Arcangeli, è avvocato e della figlia è la fan più accanita. L’hanno sempre sostenuta e accompagnata ovunque finché Emma non è stata in grado di fare tutto da sé. Il diploma triennale nel 2020 a La Spezia con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore. Stessa musica per quello accademico, conseguito l’anno dopo a Modena sotto la guida di Michele Marasco, Andrea Oliva e Fabio Angelo Colajanni. Dal 2012 tiene concerti in tutta Italia, spesso in duo con il chitarrista Giulio Cecchi, con la flautista Francesca Presentini, con il "Quintetto Fedro" del quale fanno parte cinque giovani professori delle orchestre giovanili più prestigiose, con l’arpista Valentina Vatteroni, con la quale ha vinto il primo premio al Moscow Music Competition e ha inciso per l’etichetta Da Vinci Record l’album "Flute and Harp Fantasies in the 19th century". Nel 2021, come primo flauto dell’Orchestra Giovanile Italiana, ha lavorato con direttori come Alexander Lonquich, Andrea Lucchesini, Daniele Giorgi. Ha partecipato al Festival Young Euro Classic e nell’agosto del 2022 ha varcato la soglia della Konzerthaus di Berlino.

È primo flauto dell’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, della Filarmonica di Modena, dell’Orchestra Giovanile Toscana e non solo. Da quest’anno si è unita nello stesso ruolo all’Orchestra Leonore e al suo direttore Daniele Giorgi e con loro ha condiviso l’ultimo concerto della stagione dedicato a Luca Iozzelli il 25 aprile scorso al Teatro Manzoni, e la trasferta ad Amburgo, città di Brahms, dove la compagine ha riscosso un trionfale successo nella Sala Grande della Elbphilharmonie.

"È stata un’avventura meravigliosa. Siamo partiti da Pistoia – racconta Emma – nel tumulto di emozioni suscitato dal concerto di Pistoia. Non ho fatto in tempo ad aprire gli occhi ed ero già in questa sala maestosa, con i brividi addosso. Alla fine del concerto mi guardavo intorno con gli occhi rivolti alle oltre duemila persone in delirio che applaudivano la Leonore da ogni direzione perché lì il palco è al centro della sala, circondato dagli spettatori. Mi sembra ieri, quando da piccola spettatrice alla fine di ogni concerto al Manzoni correvo entusiasta verso il camerino di Daniele per complimentarmi. Oggi, a 23 anni sono orgogliosa di condividere la musica sul palco con gli amici della Leonore insieme a lui".

Adesso Emma è in Svizzera, a Lugano, dove si perfeziona con Andrea Oliva e partecipa a un progetto di ricerca che mira ad avvicinare la società alla musica contemporanea dei nostri anni 2000, complessa e difficile da ascoltare, ma utile per espandere il background culturale e aprire la mente a nuove esperienze musicali. E non è finita qui: la prossima estate la trascorrerà a Vienna, perché ha vinto il bando della Grafenegg Academy 2024 che raccoglie ogni anno i migliori musicisti d’Europa.

Chiara Caselli