Non si ferma la battaglia del comitato "No Multiutility No Privatizzazioni". Dopo l’ultima manifestazione in consiglio comunale, arriva una nuova nota nella quale il comitato evidenzia come la bocciatura delle 1400 firme pro referendum contro la quotazione in borsa del progetto Multiutility da parte della commissione speciale appositamente creata, sia per loro una motivazione strumentale alla volontà della politica locale di escludere i cittadini dalla partecipazione attiva. Ma non solo. Il comitato ritiene "la commissione ’di dubbia legittimità’, anche per i diversi ruoli rivestiti dai suoi componenti nell’amministrazione del Comune. Come può conciliare – si domandano nella nota – il principio dell’indipendenza di chi deve controllare la legittimità degli atti comunali con l’accettazione di un incarico che non rientra nelle funzioni di controllo?".
A detta dei promotori il referendum ha l’obiettivo di consultare la cittadinanza perchè si esprima sul fatto che il Comune debba essere o meno attore di una operazione finanziaria che coinvolge servizi pubblici locali con scopi e funzioni, principalmente, sociali. "I cittadini di Pistoia si sono già espressi con il referendum 2011 in merito – dice il comitato – e con l’attuale consultazione si vuole riaffermare o meno quanto espresso all’epoca. Siano i cittadini del nostro Comune ad esprimersi circa l’opportunità, anche politica, di votare a favore o meno la quotazione della società". Il Comitato preferisce non commentare l’affermazione contenuta nella motivazione ("l’eventuale quotazione in borsa non dovrebbe riguardare la maggioranza delle azioni"), anche se sottolineano come "solo che le azioni non riguardanti la maggioranza sono quelle collocate, mentre la quotazione riguarda l’intera società che proprio per tale operazione beneficia di alcune agevolazioni tra le quali la non applicazione del Testo Unico delle Società pubbliche. La volontà di impedire il valore democratico della partecipazione attiva dei cittadini, quelli che si identificano con la sovranità popolare, è evidente – scrive ancora il comitato No Multiutility –. Possiamo affermare che è vergognoso il silenzio assordante dell’amministrazione e dell’opposizione compiacente del Pd".
Il comitato annuncia che continuerà la sua battaglia anche nelle sedi legali nel caso in cui ce ne sia bisogno per verificare che tutta la procedura sia stata corretta, perché, dicono, "si ritiene che questo sia un attacco di potere nei confronti dei cittadini pistoiesi".
G.A.