"Attori, pratiche e circolazione dei saperi nello spazio coloniale italiano" è il titolo del n. 2 (2023) della rivista "Farestoria. Società e storia pubblica" (sostenuta dalla Fondazione Caript), che sarà presentato oggi alle ore 18, presso la Libreria "Lo Spazio" di Pistoia (via Curtatone e Montanara, 20). Discuteranno del fascicolo Costanza Bonelli (Università di Tor Vergata), curatrice del numero, e Marco Boscolo formicablu/Facta.eu, autore del volume La Bianca Scienza. Spunti per affrontare l’eredità coloniale della scienza). Coordina Francesco Cutolo (Direttore di "Farestoria"). Il volume si concentra sul rapporto tra dimensione pubblica e strutturazione della conoscenza in situazione coloniale, sugli itinerari non lineari della sua formazione, sul corredo tecnico che ne permette la costituzione. La riflessione indaga sui processi di costruzione della conoscenza all’interno di un paesaggio allargato, e sulle pratiche scientifiche intese in senso largo, esaminate nelle loro connessioni con altri campi della società, con un’attenzione per le operazioni materiali e per il corredo tecnico che accompagnano il loro sviluppo. Negli ultimi quarant’anni l’attenzione per la relazione tra scienze e imperi coloniali è divenuta sempre più ampia nell’ambito del dibattito storico.
Questo lavoro è in continuità con gli studi che dagli anni Duemila hanno aperto nuove direzioni, sui problemi di circolazione, scambio e mobilità della scienza, indagata non più come sistema di sapere occidentale o solo come strumento dell’imperialismo europeo, ma come impresa di fabbricazione globale. Saranno presenti anche alcuni autori dei saggi e dei contributi che compongono il volume.
D.G.