PATRIZIO CECCARELLI
Cronaca

Il bambino prega alla Tv "Così la mamma torna"

Il piccolo di Luana guarda il canale televisivo di Padre Pio: "Gesù me la rimanda". La prossima settimana rientrerà a scuola. La sofferenza del fratello della vittima

di Patrizio Ceccarelli

"Nonna ma se io prego tanto, la mamma tornerà?". Sono le parole che il nipotino di Emma Marrazzo, la mamma di Luana, la 22enne morta lunedì mattina in un incidente sul lavoro avvenuto in un’azienda tessile di Oste di Montemurlo (Prato), rivolge in continuazione alla nonna. Al bambino è stato spiegato quanto accaduto, nei modi appropriati, sotto il consiglio del pediatra.

"È toccato alla mia migliore amica – spiega Emma – informarlo nei modi giusti. Dapprima lui si è sdraiato sul letto e ha pianto. Poi mi ha chiesto di pregare con lui, per far tornare la mamma. Mi ha messo lui il canale televisivo di Padre Pio e mi ha detto: ma se io prego, Gesù me la ridà la mia mamma, la rimanda quaggiù? Gli ho detto no, perché non lo può fare, ma tu la tua mamma ce l’hai nel cuoricino, senti con la mano il battito... È lei". Quella di Luana è una famiglia molto religiosa, la mamma Emma fa parte da tempo di un gruppo di preghiera, e anche il vescovo di Pistoia, Fausto Tardelli, che ha fatto visita alla famiglia, ai genitori, al fratello e al figlio di Luana, ha detto di aver trovato "una famiglia veramente animata dalla fede, che li sostiene in questo momento, nel dolore, anche nella rabbia e nel dramma, però, ecco, c’è questa luce di fede che rischiara le tenebre di questo momento. Ed è stato un momento anche bello da questo punto di vista. Mi pare – ha aggiunto monsignor Tardelli – che sia una famiglia forte, che merita anche tutta l’attenzione da parte nostra, da parte della società, della Chiesa, e sono sicuro anche che porteranno avanti il compito, certamente particolare e speciale, di crescere questo bambino di 5 anni che è rimasto con loro".

"Ora il mio nipotino – riprende la nonna Emma – è un po’ più tranquillo, gioca, la prossima settimana tornerà all’asilo, anche se quest’anno ha frequentato poco a causa della pandemia". Emma ha un figlio di 30 anni, che era molto affezionato alla sorella Luana. "Era il suo punto di riferimento – spiega ancora la mamma dell’operaia morta sul lavoro –, lui è disabile e Luana era il suo mondo, ora è distrutto dal dolore".

Luana era una ragazza madre. "Il padre del bambino – commenta con amarezza la signora Marrazzo – non si è fatto vivo neppure in questi giorni. Non si è mai fatto vivo, fin dall’inizio. Ha solo riconosciuto il figlio, e poi basta". In questi giorni sono stati in tanti a far sentire la loro vicinanza alla famiglia. "Mi ha chiamato anche Giorgia Meloni, ho sentito altri esponenti politici – dice la signora Emma – ed è venuto a trovarci il sindaco di Pistoia".

Intanto la madre di Luana, conferma la sua stima nella datrice di lavoro della figlia, Luana Coppini: "Mi ha detto – riferisce Emma – che ha piacere di conoscermi e che non ha il coraggio di andare avanti. So che è distrutta pure lei". Intanto la stessa Coppini fa sapere che "il dramma che stiamo vivendo ci colpisce profondamente e di fronte a tutto questo è difficile trovare le parole, ma voglio far sapere alla famiglia, agli amici di Luana, ai nostri lavoratori che intendo esprimere il mio dolore attraverso l’impegno per la famiglia di Luana ed il suo piccolo. Impegno che voglio tradurre in atti concreti da subito in ogni contesto e sede".